La questione Daniel Ricciardo entra nel vivo. Secondo quanto riferito, l’Australiano potrebbe terminare prematuramente la sua avventura alla Mclaren. Ma il pilota vuole tutelarsi.

La notizia arriva dopo una serie di annunci, innescati dal ritiro a sorpresa di Sebastian Vettel in vista del Gran Premio d’Ungheria e dall’Aston Martin che lo ha rapidamente sostituito con Fernando Alonso per il 2023.

Poco dopo, l’Alpine ha annunciato Piastri come sostituto di Alonso, ma il campione di F2 2021 ha negato che avrebbe guidato per la squadra francese l’anno prossimo, suggerendo di aver trovato un’altra spinta altrove.

Il contratto di Ricciardo durerà fino alla fine del 2023, senza clausole di salvaguardia nel suo attuale contratto, riferisce Speedcafe.

Ma, tuttavia, se il team papaia decidesse di rescindere anzitempo il suo contratto, sa che dovrà pagare abbondantemente il suo pilota che ha chiesto circa 21 milioni di risarcimento.

Speedcafe riferisce anche che se Ricciardo fosse in grado di assicurarsi un sedile per il prossimo anno (in caso di risoluzione del suo contratto con la McLaren), la McLaren sarebbe rimborsata qualunque cosa guadagnasse con la sua nuova squadra.

Si dice che l’australiano possa tornare in Alpine dopo aver trascorso due stagioni con la squadra di Enstone nel 2019 e nel 2020.

Il capo della squadra alpina Otmar Szafnauer afferma che il team potrebbe chiedere milioni di risarcimento se Piastri si rifiutasse di guidare per i francesi.

“Andare all’Alta Corte è sicuro al 90% che è quello che faremo”, ha detto a Reuters. “Se il CRB dice ‘la tua patente è valida solo all’Alpine’, e poi lui (Piastri) rispondesse ‘è fantastico ma non guiderò mai per loro, mi fermo un anno’, allora bisognerà rivolgersi all’Alta Corte per il risarcimento”.

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