Formula 1 F1 News Ben Sulayem Formula 1
F1 News Ben Sulayem Foto Credit Formula 1 .com

F1 News Ben Sulayem sotto assedio? La verità sulle accuse

Le elezioni FIA di dicembre 2025 non saranno un passaggio di routine: lo sfidante americano Tim Mayer sostiene che l’Emiratino Mohammed Ben Sulayem stia esercitando un “corrosivo accentramento di potere” che terrorizzerebbe lo staff. Ben Sulayem, però, ride delle accuse e definisce Mayer “disconnesso dalla realtà”


Chi sono i protagonisti

RuoloProfiloPunti chiave
Mohammed Ben SulayemPresidente FIA dal 2021Ex pilota rallista, punta sulla “modernizzazione” dell’ente
Tim MayerSteward F1 per 15 anni, ora candidatoDenuncia “mancanza di trasparenza” e “reign of terror”
Robert ReidEx vice‑presidente sport dimissionarioHa lasciato la FIA ad aprile parlando di “standard di governance violati” BBC

Le accuse di Mayer: “Staff nel panico e decisioni a porte chiuse”

  • Mayer parla di “illusione di integrità” nei vertici FIA e di personale che “vive ogni giornata in un clima di paura”.
  • Cita una “concentrazione di potere” che trasformerebbe la Place de la Concorde – sede parigina della FIA – in metaforico teatro di ghigliottina decisionale. 

Dimissioni eccellenti che alimentano i dubbi

  • Robert Reid (deputy president) ha sbattuto la porta accusando “decisioni senza dovuto processo”. BBC
  • Lasci hanno riguardato anche figure chiave come la CEO Natalie Robyn e il direttore tecnico Tim Goss. Autosport

La replica di Ben Sulayem: “Una lingua non ha ossa”

“Se passassi il tempo a rispondere a ogni attacco, non potrei far crescere il motorsport. Lascerò che siano i membri a giudicare.” – Ben Sulayem

  • Il presidente insiste che la FIA “lavora per i membri, non per i promotori”, puntando su rally, WRC, WEC e nuove serie.
  • Suggerisce che Mayer sia “poco informato” sul funzionamento interno: “Un commissario non è personale FIA”.
  • Sul licenziamento di Mayer via SMS: “Questione gestita dal dipartimento competente. La FIA è più grande dei singoli.

Perché questa battaglia conta davvero

  1. Stabilità regolamentare di F1 e WEC – Le scelte del presidente incidono su safety car, cost‑cap, LMDh e futuro 2026.
  2. Investimenti e sponsor – Governance percepita come opaca può allontanare brand e costruttori.
  3. Credibilità istituzionale – Dopo le dimissioni multiple, il voto di dicembre sarà letto come referendum sul modello di leadership.

Possibili scenari post‑elezioni

  • Conferma di Ben Sulayem
    • Proseguirà la riorganizzazione interna e l’espansione in mercati extra‑F1.
    • Probabile irrigidimento delle NDA per i membri del World Motor Sport Council.
  • Vittoria di Mayer
    • Audit interno su contratti e statuti.
    • Rientro di figure tecniche estromesse per ricostruire “fiducia e trasparenza”.
    • Revisione dei protocolli di review e penalità sportive.

Le accuse di “regno del terrore” sembrano alimentare una narrativa di forte contrasto, ma la base elettorale della FIA giudicherà i fatti – non le etichette. Nel frattempo, i team di Formula 1, i promoter e gli appassionati restano con il fiato sospeso: chi guiderà l’organo che governa il motorsport mondiale nei prossimi quattro anni?

F1 News - Notizie Formula 1, Auto e Motorsport