Il progetto 2022 sarà più importante che mai per la Ferrari. Dove sarà nel nuovo mondiale, e soprattutto se potrà competere con Mercedes e Red Bull, si capirà solo ai test.
La situazione interessante è che dopo un anno di transizione, per Carlos Sainz sarà un anno importante. Con il cambio di regolamenti, poi, partirà alla pari anche il suo compagno di scuderia Charles Leclerc. Lo spagnolo ha battuto il monegasco in gara 14 volte su 22. Leclerc è stato colpito molte volte da sfortuna e pressione, e Sainz si è preso il quinto posto nel mondiale piloti con furbizia e qualità.
Tutti i dati a favore, però, vanno anche controbilanciati: Leclerc in gara si è piazzato davanti al compagno 14 volte contro 8, e in qualifica è andato più forte 13 volte contro 9. Anche in quanto a giri veloci è finita 12-9 per lui.
Un dato importante è che Carlos è il solo dei 20 piloti ad aver concluso tutte e 22 le gare del 2021, 20 delle quali a punti.
Il parere dell’ex ferrarista nonché opinionista tv Ivan Capelli
“Sainz si è dovuto adeguare ai metodi nuovi di una squadra che è più complicata delle altre. E lo ha fatto bene. Credo che anche poter parlare italiano, che lui conosce dai tempi della Toro Rosso, lo abbia aiutato. È un pilota che imposta bene il lavoro e gestisce bene situazioni e gomme. Charles è più rapido sul giro secco. L’anno scorso ci si aspettava che fosse più caposquadra, ma ci sta che non sempre ci sia riuscito, perché negli anni precedenti, con Vettel, nessuno gli chiedeva nulla. Avere la pressione sulle spalle fa una grande differenza”. Ha commento Capelli.
“La Ferrari – prosegue – deve partire preparandosi alla gestione di due piloti con le stesse ambizioni, la stessa voglia e le stesse possibilità di vincere. Siamo un po’ noi italiani che riteniamo serva una gerarchia nel team, gli inglesi tante volte hanno messo in pista due star, penso a Mansell-Piquet alla Williams, a Senna-Prost alla McLaren. Poi, casomai, sarà la stagione a crearla, la gerarchia”.