Il team di Woking ha deciso di non proseguire la battaglia legale contro la Racing Point, mentre Ferrari e Renault porteranno il caso di fronte alla Corte d’Appello Internazionale della FIA.

Come prevedibile dopo la contestata sentenza dello scorso 7 agosto, non è ancora finita la questione Racing Point. Le condanne inflitte alla scuderia anglo-canadese dalla FIA sono state giudicate troppo lievi da parte dei team rivali, tanto che, dopo poche ore, quattro di essi (Ferrari, McLaren, Renault e Williams) hanno comunicato alla Federazione l’intenzione di appellarsi alla Corte d’Appello Internazionale. Stessa cosa ha fatto Racing Point, sicura di non aver violato i regolamenti e delusa dalla condanna subita. Alle squadre è stato poi concesso un periodo di 96 ore per confermare in via ufficiale la volontà di presentare appello.

In prossimità della scadenza delle 96 ore, il fronte dei team contrari alla decisione sui brake ducts della Racing Point perde un membro importante. Si tratta di McLaren, che ha annunciato il proprio dietrofront attraverso un comunicato rilasciato a Motorsport.com: “McLaren Racing ha deciso di non presentare appello contro la decisione degli Stewards sulla protesta di Renault nei confronti di Racing Point. Il team accetta i risultati delle indagini e le decisioni degli Stewards e apprezza che la FIA abbia dimostrato che la trasgressione dei regolamenti sarà punita. Inoltre, McLaren è felice che la FIA vada a chiarire i regolamenti tecnici e sportivi per proteggere la tradizione dei Costruttori della F1 ed evitare che un team schieri vetture che sono copie di macchine rivali. […] In aggiunta, il team rispetta la decisione di Ferrari e Renault di proseguire con l’appello e seguirà con interesse le vicende”. Un retromarcia inaspettato da parte della scuderia di Woking, specie dopo le pesanti critiche contro Racing Point lanciate lo scorso weekend da Zak Brown.

Zak Brown CEO McLaren Renault

Come scritto nel comunicato di McLaren, Ferrari e Renault proseguiranno dunque la loro battaglia contro l’insufficiente condanna inflitta a Racing Point. La Scuderia di Maranello non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito, mentre il team anglo-francese ha pubblicato un interessante comunicato sui propri canali social: “Abbiamo confermato che presenteremo appello contro la decisione degli Stewards in merito ai brake ducts della Racing Point. Nel frattempo, continueremo a lavorare intensamente con la FIA e tutte le parti in causa per sviluppare ed implementare una nuova, chiara ed applicabile struttura regolamentare che assicuri che tutti i team che parteciperanno al campionato 2021 sviluppino i concetti aerodinamici delle proprie vetture autonomamente“.

E’ attesa in mattinata una comunicazione da parte di Williams e Racing Point: i due team avranno tempo fino alle 10:30 per confermare l’appello o tirarsi indietro.

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