Le Pagelle del GP rendono merito ai protagonisti in positivo (ed in negativo) che più si sono distinti nel weekend di gara.

Lewis Hamilton

Non si sa quale voto bisognerebbe inventare per definire questo pilota. Non serve parlare della pole 91, o del fatto che nessuno ha mai messo in discussione la sua leadership nel gran premio. La vera differenza la si trova in un fatto: a Bottas la gomma è scoppiata e l’ha costretto a cambiare, a lui non è servito ed ha vinto un GP di cui si parlerà per molto tempo. C’è chi dice che ancora non è una leggenda, che dovrebbe fare davvero qualcosa di straordinario ancora. Il suo essere straordinario sembra essere vincere nella normalità.

Sebastian Vettel

Al contrario di Hamilton, non c’è più un voto per lui. Troppo spento, troppo fuori dall’abitacolo. Le pagelle del GP non possono ritenerlo nemmeno quantificabile.

Max Verstappen e Charles Leclerc voto 10

Se ci sono dei piloti che possono coprire il gap dalle Mercedes, questi sono loro. Fanno due gare molto diverse, il primo ad inseguire come un forsennato quelli davanti, il secondo a scappare da quelli dietro. Hanno fatto un gran lavoro, due eccellenti GP fatti di tanta concentrazione e sangue freddo. Un po più di amaro per Max, le pagelle del GP splendono per il loro arrembante entusiasmo.

Toto Wolff voto 10

Il voto è per la maestria e l’eleganza con cui si presenta ai microfoni, conscio di avere molto da volere. Vuole il dominio assoluto e . Nessuno dice che la Mercedes sia fuori regolamento, ma dire che sia normale che dopo due safety car non ci sia ancora possibilità di lotta sarebbe allo stesso modo eresia. Occorre chiarezza.

Wolff

Carlos Sainz e Lando Norris voto 9

Il primo ha un voto della sfortuna: da quarto a 14esimo per una foratura, deve avercela parecchio con la Pirelli.

Il secondo è sempre li, sempre lui. Quinto e soddisfatto sia della gara che del piazzamento. Lui inizia ad aspettarsi sempre di più da se stesso e questi GP fatti di tanta sostanza sono in grande crescita. E poi da uno che corre con un casco cosi, ci si può aspettare di tutto

Romain Grosjean voto 3

Passi per la storia delle manovre, ma un pilota è tale quando è se stesso e non quando impersona gli altri. Dire che anche Max faceva quelle manovre è solo una giustificazione poco motivata per evitare di rispondere “si, erano manovre scorrette”

Helmut Marko 10 e lode alla chiarezza

Con tutto il terreno che c’è da recuperare su una Mercedes tutt’altro che trasparente, veramente è sincero parlare di sospetti sul Q3 di Leclerc in qualifica? Non è un pochino di accanimento?

Marko Ferrari

Alfa Romeo voto 2

Le Pagelle del GP rendono sempre merito e demerito. All’Alfa hanno il merito di contenere questa parabola discendente senza troppe pressioni; il demerito sta nel non riuscire a gestire un pilota che conosciamo bene come Kimi quando si trova a dover dialogare con un compagno frettoloso come Antonio. Pace ragazzi e speriamo presto vettura competitiva, il marchio merita molto di più.

FIA voto 5

Siamo nel mezzo, sembra ci sia la consapevolezza che bisogna fare qualcosa contro le Mercedes e la mancanza di voglia di farlo. Eppure quando si è trattato di far recuperare terreno agli avversari per far fuori le Ferrari, in tanti, troppi sono corsi. Ora tutto tace.

Team Renault voto 8,5

Ci si chiedeva quando sarebbe accaduto che la squadra francese sarebbe tornata ai suoi livelli. La strada è quella giusta. La vettura è prestazionale e affidabile e Ricciardo è un pilota che si sta ritrovando (sarà anche il profumo di telaio McLaren con motore Mercedes). Di certo questa Renault a pari motore, se la gioca con la (attuale) sorellina inglese. Servirà un altro salto di qualità per star dietro ai cavalli tedeschi.


Force India voto 6

Chi non darebbe qualsiasi parte del corpo non necessaria pur di mettersi al volante di quel vecchio missile. Stavolta non è tanto colpa dei piloti, quanto del team che ancora non ha la capacità di gestire la pressione della Top Ten. Devono correre parecchio ancora.

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