La Ferrari in questi giorni ha individuato la motivazione che ha costretto, Venerdì pomeriggio a montare la seconda power unit, sulla SF1000.

Infatti la Ferrari proprio per precauzione, durante uno stint al mattino chiese a Sebastian Vettel di fermarsi lungo la pista del Montmelò, costringendolo a rimanere fermo fino alla pausa pranzo.

2020_ferrari_leclerc_test_barcellonaIl motore era stato mandato subito a Maranello, per capire cosa non aveva funzionato e poco fa dopo un attenta analisi è stato comunicato che si è trattato, di un guasto al sistema di lubrificazione e non un problema strutturale.

In casa Ferrari nonostante gli allarmi già scattati al termine della prima settimana di test, fanno trapelare serenità e sono a lavoro per portare il pacchetto di aggiornamenti a Barcellona, anche se non ci sarà una SF1000 B come in molti sostenevano.

I tempi non eccezionali di Leclerc Vettel nella prima sessione di test, sono stati interpretati in maniera diversa dai rivali, se Verstappen è convinto che la Ferrari sia effettivamente in difficoltà la Mercedes ci va più cauta.

I visi all’interno dei box ed il volto tirato di Mattia Binotto Venerdì alla conferenza stampa, lasciavano intendere una certa irritazione per il problema al motore, ma i rivali delle Frecce d’Argento non si fidano.

Sopratutto perché se fino a Giovedì, aveva stupito la bassa velocità di punta in rettilineo della Ferrari che si pensava causato dal drag per l’aumento del carico aerodinamico, Vettel il giorno dopo ha toccato i 320 chilometri orari.

Altri dati emersi in queste ore che fanno propendere all’ottimismo, sono gli intermedi di Leclerc e Vettel nel terzo settore del Montmelò, dove nel 2019 invece la SF90 soffriva e perdeva tantissimo.

Se quella messa in atto dalla scuderia del Cavallino è solo pretattica, lo si potrà capire Mercoledì Giovedi e Venerdì dove la Ferrari, dovrà svelare le carte.

 

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