La McLaren ha confermato di essere la vettura migliore, con la doppietta nelle qualifiche del Gp d’Ungheria e battendo Max Verstappen. Invece nonostante i passi in avanti rispetto a Silverstone, prestazione deludente per la Ferrari.
Qualifiche del Gp d’Ungheria tiratissime, con i primi tre piloti racchiusi in appena 46 millesimi. Prova di forza della McLaren, che dopo dodici anni monopolizza tutta la prima fila, con Lando Norris che questa volta ha rispettato i pronostici prendendosi la pole position, aggiudicandosi il duello con il compagno di squadra Oscar Piastri. L’uno-due del Team di Woking ha mandato su tutte le furie Max Verstappen, che nonostante abbia fatto nuovamente la differenza, non è riuscito ad inserirsi almeno fra le due MCL38. Per la Ferrari sensazioni contrastanti, se da una parte il massimo obiettivo era la seconda fila, l’Hungaroring sulla carta doveva essere una pista favorevole alla SF-24, ed invece Carlos Sainz e Charles Leclerc, hanno accusato un distacco di cinque e sette decimi. Per la Rossa l’unica nota positiva è essere stata terza forza nelle prove ufficiali, e aver fatto meglio di una Mercedes, che ha fatto un grande passo indietro rispetto a Silverstone, salvata da Lewis Hamilton, mentre George Russell non è riuscito ad accedere in Q2. Le qualifiche di Budapest rischiano di mettere la parola fine alle speranze di Sergio Perez di rimanere in Red Bull, andando di nuovo a muro in Q1.
Il grafico di F1-TEMPO, sembrerebbe indicare un grande equilibrio fra MCL38, RB20, SF-24, e W15. Invece la Red Bull con gli aggiornamenti, ha ritrovato l’efficienza aerodinamica, mentre la Ferrari con il fondo evoluto è tornata forte nelle curve lente, ma la McLaren è la vettura più completa, costruendo la doppietta grazie al carico della sua vettura. Dati che vengono confermati dalla telemetria, che è molto simile alle prove libere 2.
Verstappen nel T1 grazie alla forza della RB20 in rettilineo, guadagna un decimo a Piastri e a Norris. Sainz accusa soltanto quattro millesimi, mentre Leclerc come in tutto il week end, nel primo settore fatica. La situazione si ribalta nel T2, dove nasce la partenza dal palo di Norris, che sfruttando una McLaren imprendibile nella parte centrale, recupera il gap preso nel T1 e va al comando. Se la Red Bull limita i danni, la Ferrari paga mezzo secondo al Team di Woking. Il pacchetto portato a Barcellona aveva l’obiettivo di aumentare il downforce della SF-24, ma questi intermedi lasciano pensare che per risolvere il porpoising, si siano persi molti punti di carico. McLaren e Red Bull sono alla pari nel T3, mentre la Ferrari torna sui livelli del T1.
Gara che si preannuncia spettacolare con la sfida fra le due McLaren e Verstappen, e Hamilton contro le Ferrari. Per il Team di Woking sarebbe importantissimo mantenere le prime due posizioni al via, e difendersi da Verstappen che fin dalla partenza cercherà di attaccare. Osservato speciale Norris, che non può permettersi altri regali per smentire chi non lo considera un avversario dell’olandese, e difficilmente avrà l’aiuto di Piastri che insegue il primo successo in Formula 1. Alle loro spalle Sainz, Hamilton e Leclerc cercheranno di approfittare, di errori o problemi delle McLaren e di Verstappen, per salire sul podio. Ferrari e Mercedes per riuscirci sperano anche in condizioni meteo diverse, con la SF-24 più competitiva con il caldo, e la W15 che ha dimostrato di essere molto forte con basse temperature. Per la Rossa il Gp d’Ungheria sarà il crocevia della stagione, ed è quasi obbligatorio battere la Mercedes, non solo per non perdere il secondo posto della classifica costruttori, ma per dimostrare di non essere in caduta libera.