Ecco perché il Gp dell’Emilia Romagna per la Ferrari è stata una nuova occasione persa come a Miami, con tanti rimpianti a causa di una qualifica deludente, e con la sensazione di non aver estratto tutto il potenziale dalla SF-24 EVO
La risposta che arriva dal Gran Premio dell’Emilia Romagna, è che per Max Verstappen, laurearsi per la quarta volta di fila campione del mondo, non sarà una passeggiata come l’anno scorso. L’olandese è riuscito ad imporsi anche ad Imola ed allungare nel mondiale, ma McLaren e Ferrari hanno annullato il gap dalla Red Bull. Se Verstappen ha dimostrato che è il vero insostituibile nel Team di Milton Keynes, facendo la differenza come in qualifica, la McLaren ha confermato i progressi di Miami, ed è stata ancora la vettura migliore in pista. Terza forza la Ferrari, che va via da Imola con tanti dubbi, e il rimpianto di non essere riuscita ad estrarre tutto il suo potenziale dalla SF-24 EVO, promossa in corsa, dopo aver deluso nel giro secco. Charles Leclerc si è dovuto accontentare del gradino più basso del podio, per i problemi nelle prove ufficiali della Rossa, ma anche per un errore mentre stava mettendo pressione a Lando Norris. Invece in difficoltà Carlos Sainz, che come in tutto il week end non si è trovato a suo agio con la sua SF-24 EVO, ed è arrivato alle spalle di Oscar Piastri, tagliando il traguardo a quindici secondi dal compagno di squadra.
Già dal grafico del primo stint, possiamo capire perché da Imola è iniziato un altro campionato, con una sfida fra Red Bull, McLaren e Ferrari, per tutta la gara sul filo dei millesimi. Verstappen prendendo la testa della corsa, e imponendo il solito passo inavvicinabile per gli avversari nei primi giri, sembrava aver messo in cassaforte la vittoria. L’olandese nel primo stint è stato il più veloce, ma Norris e Leclerc hanno accusato un gap di appena due decimi. A Verstappen già nei primi giri i commissari sventolano la bandiera bianco e nera, perchè nel tentativo di andare in fuga, ha superato i limiti della pista. Invece fra Norris e Lecler il distacco rimane sui tre secondi fino alla sosta. I tempi dell’inglese a causa dell’usura dei pneumatici posteriori dall’undicesimo passaggio si alzano, mentre il passo del pilota Ferrari è più costante, con una SF-24 che ha lo stesso degrado della RB20. Alle loro spalle Sainz, che dopo aver provato a mettere pressione al compagno di squadra, non riesce a seguire il suo ritmo, e si deve difendere da Piastri, che non riuscendo a tentare un attacco rimane bloccato dietro allo spagnolo.
Dopo i pit stop il copione si ribalta, con McLaren e Ferrari più veloci della Red Bull con le Hard. Verstappen pare saldamente al comando, mentre si accende la sfida per il secondo posto, con Norris e Leclerc protagonisti di una prestazione opposta in questa fase della gara. Il monegasco all’inizio del secondo stint è il più veloce in pista, e prima allunga su Piastri, poi si avvicina a Norris in difficoltà. Leclerc pare pronto ad attaccare l’inglese, ma nel 44° passaggio va lungo alla Gresini. Da questo giro la gara cambia, Leclerc perde contatto da Norris, che non appena migliora il bilanciamento della MCL38, soprattutto dell’asse posteriore, vola e inizia a ridurre il gap da Verstappen. L’olandese sembra gestire il vantaggio, ma non risponde nemmeno quando il distacco scende a tre secondi, e via radio si lamenta del comportamento delle Hard. Stessi problemi per Leclerc, che pur girando più forte dell’olandese, non riesce a tenere il passo di Norris, e per Sainz che perso il quarto posto alla sosta, va in grande crisi con le gomme nel finale. Norris a due giri dal termine raggiunge la RB20 n. 1, ma Verstappen nonostante il rischio penalità, non gli concede chance e va vincere con il minor distacco da Jeddah 2022.
Come possiamo vedere dal grafico del passo gara, il Gp dell’Emilia Romagna è stato deciso dalle qualifiche, ma soprattutto dalla scia di Nico Hulkenberg a Verstappen. In gara, fra Red Bull e McLaren è stata una battaglia alla pari, ma la Ferrari nonostante sia stata terza forza come a Miami, è più vicina di quello che dice la classifica, con un distacco di un decimo al giro. Inoltre sulla performance della Rossa, c’è l’incognita di come sarebbero andate le cose senza il lungo di Leclerc. Proprio per questo, bisognerebbe andarci cauti nel bocciare, come si sta facendo in queste ore, gli aggiornamenti della Ferrari, soprattutto se si pensa al gap preso dalla Mercedes, nonostante abbiano portato ad Imola nuovi sviluppi. Una valutazione più completa arriverà a Montreal e Barcellona, che sono due piste complete e si potrà capire meglio il vero valore della SF-24 EVO. Prima del Canada e della Spagna fra sei giorni ci sarà il Gp di Monaco, che è una gara a parte, viste le caratteristiche particolari del circuito, e dove sarà importante per la Ferrari essere perfetta in qualifica, per puntare a pole e vittoria.