I commissari hanno clamorosamente eliminato la sanzione di 10″ inflitta al termine della gara ad Alonso: ecco cosa è successo.

Ha del tragicomico quanto accaduto nelle ore che seguono la bandiera a scacchi del GP d’Arabia Saudita. Più di tre ore dopo aver inflitto una penalità di 10″ a Fernando Alonso per non aver scontato correttamente la precedente sanzione di 5″ ai box, la FIA è tornata sui suoi passi e l’ha cancellata in seguito all’appello richiesto dalla Aston Martin, che ha presentato con successo una serie di argomenti a suo favore. Quali sono questi argomenti? Il documento esplicativo della Federazione li rivela, oltre a permettere di comprendere perché la penalità è stata comminata così tardi.

Innanzitutto, c’è da segnalare che lo spagnolo non era stato sanzionato per aver scontato la penalità in regime di Safety Car, come erroneamente riportato in precedenza, bensì perché i meccanici erano stati accusati di aver effettuato degli interventi sulla vettura prima della scadenza dei 5″ di inattività obbligatoria. Per questo stesso motivo, Ocon era stato penalizzato in Bahrein. Il motivo per cui la sanzione di 10″ è arrivata solo dopo le celebrazioni del podio è definito dal documento delle 22:36: esaminando le immagini, i commissari e il Centro Operativo da Remoto di Ginevra avevano inizialmente giudicato conforme al regolamento l’azione dei meccanici della Aston Martin. Poi, all’ultimo giro, i Commissari hanno ricevuto un report dalla Direzione Gara, la quale ha ritenuto non corretta la procedura sulla vettura 14, […] su segnalazione del Centro Operativo” (o meglio, di una qualche scuderia rivale).

Secondo la FIA, Alonso doveva essere penalizzato perché il jack posteriore è entrato in contatto con la AMR23 dello spagnolo, pur senza sollevarla. La Aston Martin ha tuttavia fatto appello, mostrando sette casi diversi in cui un meccanico ha toccato con il jack una vettura che doveva scontare una penalità. Inoltre, la scuderia anglo-canadese ha presentato ai Commissari alcuni minuti dell’ultimo incontro dello Sporting Advisory Committee (SAC): secondo il documento precedente, infatti, la Federazione aveva indicato ai team in questi meeting che qualsiasi contatto con la vettura avrebbe portato ad una penalità. Nel documento delle 23:02, quello che scagiona Alonso, la FIA ammette tuttavia che l’interpretazione dei Commissari è stata errata e che negli incontri del SAC non è stata definita alcuna regola sul contatto tra il jack posteriore e la vettura in occasione della procedura di espiazione della penalità. Perciò, i dieci secondi sono stati cancellati e lo spagnolo si è ripreso il trofeo del terzo posto.

Il caso lascia tuttavia un’ombra sull’operato della Federazione e dei Commissari, i quali sono stati spinti ad agire ed imporre frettolosamente una sanzione da una circostanza esterna, ossia l’invio di un report quasi un’ora dopo che la procedura era stata definita corretta. Non è concepibile, inoltre, che i Commissari e la Direzione Gara non conoscano il contenuto delle riunioni del SAC e debbano ricevere chiarimenti dalle scuderie per applicare in maniera corretta il Regolamento Sportivo. In uno sport funzionante, dovrebbe avvenire esattamente il contrario.

Foto copertina: https://twitter.com/AstonMartinF1/status/1637576103224041474/photo/1

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