Parola d’ordine: riscossa. Detto in altri termini, rinchiudere nella stanza del dimenticatoio il triste epilogo di Monza con un tredicesimo posto e un ritiro. Daniel Ricciardo e Yuki Tsunoda non sono tipi da piangere sul latte versato e il loro canto di battaglia in vista dell’appuntamento azero non se lo tengono nascosto in gola. Sanno che la loro Racing Bulls può girare assai meglio di così e cercheranno di dimostrarlo sin da subito.
Il nipponico tornò a casa lo scorso anno da Baku con il decimo posto in tasca e quest’anno mira a salire di almeno un gradino. “Mi piace il tracciato di Baku- spiega al sito della scuderia – e il suo insolito mix di alta velocità, dall’ultima curva a destra fino alla curva 1 e con curve lente che attraversano la città antica, in passato la nostra vettura si è adattata bene e sono arrivato due volte in zona punti, i muretti sono vicini e bisogna essere molto precisi, anche se quest’anno ne hanno spostato qualcuno più indietro e aggiunto delle aperture per rimuovere le auto ferme in pista, è una pista impegnativa con un gran numero di cambi”.
Ricciardo lo scorso campionato non era ancora presente, i tempi per sostituire Nick De Vries non erano ancora giunti. Anche in lui la carica adrenalinica ha salda cittadinanza: “non vedo l’ora di arrivare a Baku – afferma- una pista nel vero senso della parola, come su ogni circuito cittadino, occorre velocemente trovare il limite, so che la squadra a Faenza sta lavorando sodo e sono ansioso di provare il nuovo fondo questo fine settimana, sarà una bella sfida, ma sono fiducioso di poter lottare per la zona punti”.