Ross Brawn replica agli attacchi di Toto Wolff sulla sprint race, affermando che Liberty Media non vuole cambiare il dna della Formula 1.

A Racefans, Ross Brawn ha commentato le parole di Wolff. “Le griglie al contrario, onestamente non so da dove provenga, ma non proviene da Liberty. Mi hanno detto che vogliono mantenere l’integrità di questo sport, non vogliono espedienti”.

BrawnL’ex direttore tecnico della Ferrari, nega che gli americani stanno tentando di trasformare la Formula 1 nella IndyCar, come spesso vengono accusati. “Il messaggio che Chase ha dato è che dobbiamo avere buone corse e l’integrità è sempre fondamentale. Quando abbiamo una gara noiosa, ho provato a spiegargli la prospettiva, perché non tutte le gare sono davvero entusiasmanti.

Ma ovviamente Chase spinge e dice cosa avrebbe potuto rendere quella gara più divertente per i fan senza influire sull’integrità?  Ma di certo non si avvicina mai e dice: penso che dovrebbe esserci una gara sprint a griglia inversa”.

Brawn, parla anche delle novità regolamentari approvate qualche settimana fa. “Sarà un buon modo per livellare le prestazioni, ma la cosa importante è che ci sarà ancora una forte meritocrazia.  Se fai un cattivo lavoro, anche se tu hai più capacità di sviluppo aerodinamico, sarai comunque in fondo alla griglia. E se fai un gran lavoro pur con meno sviluppo, sarai ad ogni modo davanti”.

Il Responsabile sportivo del circus, ha paragonato il nuovo sistema di sviluppo aerodinamico con il football americano. “E’ un po’ come pensare al draft della NFL, dove le squadre più indietro scelgono per prime i migliori prospetti, ma poi questi giocatori devi allenarli, devi avere le tattiche giuste, devi trovare la forma e devi fare tutte le altre cose che rendono il tutto meritocratico”. 

In conclusione, Brawn spiega che proprio per non sfavorire la squadra più forte, è stata accantonata l’idea di trovare modi per penalizzarla. “Abbiamo volutamente evitato queste cose, non ci piacciono e dalle discussioni con i fan è venuto fuori che non piacciono neanche a loro. Se vinci una gara e quella dopo ti ritrovi con 10 chili extra, non è più Formula 1. Non andremo a penalizzare i top team aggiungendo loro peso o togliendo potenza, questo non accadrà mai”.

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