F1 News – Dopo un 2023 da record, con ben 21 vittorie su 22 gare totali, il 2024 per la Red Bull si è rivelato più difficile del previsto, con sole due vittorie negli ultimi 14 gran premi, ruolino di marcia che ha impedito alla scuderia di Milton Keynes di confermarsi campione del mondo costruttori, con lo scettro passato in mano alla McLaren. Nonostante ciò, la Red Bull ha comunque vinto più gare della McLaren e della Ferrari nel 2024, e Max Verstappen ha potuto festeggiare la conquista del suo quarto titolo piloti consecutivo.
Nel valutare le difficoltà della sua ex squadra lo scorso anno, Coulthard ha ammesso che per la Red Bull è stato “molto difficile” riuscire a confermarsi dopo il dominio del 2023. “Sono stato abbastanza a lungo in giro per sapere che solo perché hai vinto in passato non significa che continuerà così. Il 2023 è stato un anno semplicemente perfetto”, ha dichiarato a Motorsport-Total.com.
“Quando si è così vicini alla vetta dell’Everest, è molto difficile apportare innovazioni che vadano nella giusta direzione”.
“C’è stato chiaramente un percorso, una direzione che hanno preso con la vettura che ha comunque vinto dieci Gran Premi, più di ogni altra squadra. La correlazione è sempre la cosa più importante. Se funziona, funziona, ma se fosse così semplice, basterebbe dare le regole a uno strumento di intelligenza artificiale. Se fosse così semplice, tutti costruirebbero la stessa auto. Ma non è così”, ha aggiunto l’inglese.
Coulthard si è poi soffermato sulle prestazioni della McLaren, che nel giro di due anni ha compiuto passi avanti straordinari, culminati con la conquista del titolo costruttori dopo 26 anni di digiuno: “È sempre stato nella capacità dei top team di fornire prestazioni da una stagione all’altra. Ben fatto, McLaren! Tutti parlano del fatto che sono passati 26 anni dall’ultima volta che hanno vinto il campionato costruttori, ma qualcuno mi ha ricordato che l’hanno vinto con Hamilton e Alonso, ma sono stati banditi solo retroattivamente. L’avevo dimenticato anch’io. Ma anche se lo ignoriamo, è passato comunque tanto tempo”.
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