Esteban Ocon penultimo, Pierre Gasly ultimo. Si scrive Alpine e si pronuncia ecatombe. Qualche addetto ai lavori aveva già fatto notare i giorni scorsi che sulla scuderia francese in Bahrein si sarebbero potute addensare nubi grigie. Fino alla vigilia della prove, Ocon era stato un profluvio di rassicurazioni, dalla vettura che va bene ai test che hanno dato risultati confortanti. Ergo, ci si sarebbe dovuta attendere un’Alpine perlomeno in grado di superare le tagliole del Q1 e di mettere residenza stabile almeno in Q2.

Invece nulla di tutto questo. E il “terrible Alpine” che un appassionato ha voluto apporre sul profilo Facebook della scuderia sembra stare come un vestito su misura del rendimento davvero deficitario del duo transalpino. Del resto il Bahrein, per l’Alpine, è stato lo scorso anno dolceamaro.

Se sotto la bandiera a scacchi Gasly transitò al nono posto, comunque in zona punti, Ocon , invece, lasciò la compagnia esordendo con un ritiro. Alla luce dei risultati del Q1, appare quindi improbabile che le Alpine possano strizzare l’occhio alla zona punti. E qualcuno ritirerà ora magari fuori dal cassetto la strigliata che l’amministratore delegato Laurent Rossi fece al team esattamente un anno fa accusandolo di non impegnarsi proprio al massimo per accumulare capitale sonante di punti in pista. Si aggiunga che, periodicamente, tra Gasly e Ocon emergono rivalità non proprio benefiche per il buon esito delle uscite del team di Formula 1 e si capisce perchè l’Alpine possa incontrare problemi di tal natura.

Al duo Ocon-Gasly non resterà ora che dimostrare urbi et orbi che si sia trattato di un incidente di percorso. Ma, certo, lo smacco resta e occorrerà davvero un Gran premio maiuscolo per cancellare dalla lavagna dei brutti ricordi questa debacle in piena regola.

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