F1 News – Il mondo della Formula 1 è in fermento dopo le recenti dichiarazioni di Christian Horner, team principal di Red Bull Racing, che ha ammesso di non comprendere appieno i problemi “fondamentali” che affliggono la RB20, la monoposto del team per la stagione in corso. Dopo una qualifica deludente al Gran Premio d’Italia a Monza, l’ansia cresce mentre la Red Bull lotta per mantenere il proprio dominio nei titoli mondiali di F1.
La lotta con la McLaren e i problemi di Monza
Nel momento in cui la Red Bull si trova in difficoltà, la McLaren sembra aver trovato la formula giusta. Il team britannico ha conquistato l’intera prima fila durante le qualifiche a Monza, mentre la Red Bull ha faticato notevolmente, mettendo a rischio entrambi i titoli mondiali. Max Verstappen, leader del campionato piloti, ha ottenuto solo il settimo posto in griglia, a soli 0.040 secondi davanti al compagno di squadra Sergio Perez, che partirà ottavo. Tuttavia, Verstappen è stato distaccato di ben sette decimi dal pole-sitter Lando Norris della McLaren.
Le tensioni sono cresciute all’interno del team, soprattutto nel campo di Verstappen, che non ha nascosto la sua frustrazione per il calo di competitività della Red Bull nelle ultime settimane. La preoccupazione principale sembra essere la difficoltà nel trovare un equilibrio con la RB20. Horner ha ammesso che la squadra non è riuscita a capire come sia possibile girare più velocemente con gomme usate rispetto a quelle nuove, un problema che si è manifestato chiaramente durante le qualifiche a Monza.
Le dichiarazioni di Christian Horner
Horner, parlando a Sky Sports F1, ha rivelato la confusione che regna nel team: “Non capiamo come sia possibile fare un 1:19.6 con gomme usate e poi non riuscire a migliorare con gomme nuove, ottenendo solo un 1:20. L’equilibrio non c’è.” Questo problema sembra essere legato a qualcosa di “fondamentale” che Red Bull ancora non riesce a gestire.
La frustrazione di Verstappen si riflette anche nei suoi commenti, indicando che c’è qualcosa che non funziona correttamente nella monoposto. “In Q2 non sembrava troppo male, ma in Q3 c’era qualcosa che non andava. Gli altri team migliorano con le gomme nuove, mentre noi eravamo molto lontani. Dobbiamo capirlo in fretta,” ha aggiunto Horner.
La Red Bull continua a raccogliere dati, ma l’incapacità di migliorare con gomme nuove rispetto a quelle usate è un segnale allarmante. Horner ha sottolineato che trovare una soluzione ingegneristica a questo problema è ora una priorità assoluta per il team.
Guardando avanti: una gara difficile
Le aspettative per la gara sono caute. Horner ha riconosciuto che partire dalla quarta fila sarà una sfida difficile per entrambi i piloti. Il team sta ancora analizzando i dati raccolti durante il weekend precedente a Zandvoort, ma sembra che i problemi di maneggevolezza della RB20 siano presenti fin dall’inizio della stagione.
“Abbiamo usato la specifica più vecchia lo scorso weekend per vedere se risolveva alcuni dei problemi, ma abbiamo riscontrato le stesse caratteristiche di maneggevolezza di inizio anno,” ha spiegato Horner. “Abbiamo raccolto molti dati, ma c’è tanto da analizzare e dobbiamo affrontare la situazione rapidamente.”
Con la Ferrari e la Mercedes che ora sembrano davanti alla Red Bull, la gara si preannuncia impegnativa. Partire settimo e ottavo a Monza, un circuito dove la velocità è cruciale, rappresenta una sfida enorme per il team, soprattutto considerando il passo che la McLaren ha guadagnato nelle ultime gare.
Conclusioni
La situazione in casa Red Bull è delicata. Con la McLaren in ascesa e la concorrenza sempre più vicina, i problemi “fondamentali” della RB20 potrebbero mettere seriamente a rischio i titoli mondiali. La pressione è alta e il team dovrà lavorare duramente per risolvere le difficoltà tecniche che stanno compromettendo le prestazioni di Max Verstappen e Sergio Perez. La Formula 1 è spietata e, con pochi Gran Premi rimasti, il tempo stringe per trovare una soluzione.
Red Bull riuscirà a risolvere questi problemi e tornare a dominare come inizio stagione? Solo il tempo lo dirà, ma una cosa è certa: la lotta per il campionato mondiale di F1 è più aperta che mai.