Charles Leclerc nel corso del Gran Premio dell’Emilia ha ribadito la sua fiducia alla Ferrari, che ha invitato a non rilassarsi dopo i buoni risultati di Portimao e Imola.
A Imola Leclerc con il quinto posto ha confermato che la Ferrari da Portimao ha trovato la strada giusta per migliorare la SF1000. Nonostante i progressi negli ultimi due Gran Premi, dopo la gara ha invitato la squadra a guardare il gap ancora molto ampio della Mercedes, dimostrando di essere ormai il leader della Rossa.
Prima di scendere in pista, il monegasco aveva rilasciato un’intervista alla Stampa in cui parlando del rinnovo dello scorso Dicembre con la Scuderia di Maranello, ha smentito chi sosteneva che si era pentito. “In realtà faccio ancora fatica ad abituarmi all’idea di avere il Cavallino sulla tuta o sui vestiti. Era un sogno, lo è ancora e lo resterà. Voglio solo riportarla a vincere, non mi guardo intorno per andare da un’altra parte”.
Leclerc è consapevole che per raggiungere questo obiettivo ci vorranno almeno due anni, visto che la Ferrari dovrà schierare la SF1000 anche nel 2021, ed è d’accordo con Ross Brawn che questo mondiale gli sarà utile nelle prossime stagioni.
“Abbiamo capito i problemi e imboccato la strada giusta, ma in F1 ci vuole tempo. Dunque non penso che l’anno prossimo saremo già dove vogliamo essere. Questa stagione mi ha fatto crescere, nelle difficoltà ho imparato tantissimo, ad esempio a essere paziente”.
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— Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) November 3, 2020
Leclerc ha spiegato quano è stato importante avere un compagno di squadra come Vettel in questi due anni, e affermato di non sentirsi la prima guida Ferrari. “Non mi piace parlare di numero 1 e 2, in fondo io ho vinto solo due gare e Sebastian quattro Mondiali. Le cose per me vanno molto bene ma non penso che ci sia proprio una gerarchia, né un leader. Al di là della competitività il nostro rapporto è sempre stato buono, forse da fuori può essere difficile capirlo. Ci sono stati momenti complicati ma li abbiamo risolti velocemente. Seb mi ha aiutato a introdurmi in squadra, è sempre stato molto professionale”.
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