Ferrari F1 – Giunti al quinto appuntamento del mondiale 2025 di Formula 1, il circus approda a Jeddah dove Mercedes, Red Bull e Ferrari inseguono Mclaren. La rossa ha portato un nuovo fondo lo scorso week end in Bahrain, funzionerà sulla velocissima pista dell’Arabi Saudita?
Quest’oggi grazie nuovamente all’aiuto del nostro ospite della centesima puntata di race Tech, Riccardo Romanelli, cercheremo di capire se l’aggiornamento portato al fondo della Ferrari Sf25 darà i suoi frutti nel gran premio di Jeddah.
Ferrari F1 alla riscossa a Jeddah?
La domanda che poniamo all’ingegnere è se i primi aggiornamenti portati dagli ingegneri di Maranello hanno migliorato la competitività della rossa, dopo un difficile avvio stagionale.
Romanelli precisa subito che seppur piccolo, un miglioramento delle prestazioni della Ferrari F1 SF-25 si è visto già in Bahrain. La difficoltà di riscontrare eventuali cambiamenti nel portare nuovi aggirnamenti però dipende sempre dalla correlazione dei dati ricavati in fabbrica tramite simulazioni al computer e galleria del vento e l’effettiva messa in pista della monoposto. Secondo il nostro ospite infatti, Ferrari ha dovuto fare diverse prove e ricavare nuovi dati nell’ultimo gran premio, per creare un nuovo modello aerodinamico da studiare e che serva per capire dove effettivamente gli interventi hanno riscosso successo o meno.
Una cosa da non trascurare per ciascuna scuderia di Formula 1 quando vengono portati gli aggiornamenti è che il riscontro della pista, può spesso rivelare una realtà un po’ diversa dalle simulazioni. Infatti le condizioni con le quali si lavora i galleria del vento con il prototipo della vettura, non possono essere le stesse che nella realtà. Il modello gira con velocità inferiori e subisce flussi aerodinamici diversi, da qui la necessità di testare i nuovi pezzi in pista.
Ferrari ha portato gli aggiornamenti al fondo della macchina e per questo cerca un riscontro sulla bontà di questi, nel loro aspetto fondamentale, ovvero la generazione di carico aerodinamico. Rispetto all’inizio di questa stagione poi, non va ignorato il fatto che un buon carico aerodinamico debba favorire una conseguente stabilità della vettura, aiutando i piloti nel trovare il giusto bilanciamento che talvolta in questo inizio di 2025 è mancato.
La Mclaren 2024 insegna che è giusto attendere qualche gara
Abbiamo visto come nella passata stagione, Mclaren abbia introdotto un nuovo fondo a Miami e di come i risultati non siano stati istantanei, ma frutto di un lavoro di almeno tre gare per comprenderne l’effettivo funzionamento.
Chiediamo ora a Romanelli se questo periodo di tempo servirà anche a Ferrari per capire se effettivamente l’aggiornamento può avere un miglioramento anche dalle prossime tappe.
Secondo il nostro ospite, effettivamente anche gli uomini in rosso, dovranno fare diverse comparazioni in fabbrica per poter asserire di aver trovato una buona soluzione sulla vettura, ma alcune risposte, già più indicative, potrebbero arrivare proprio in questo week end.
Secondo Riccardo infatti, Ferrari a Jeddah troverà un tracciato composto da curvoni molto veloci, dove per altro la SF-25 sembra ben comportarsi e una conformazione completamente diversa dal Bahrain. le alte velocità potrebbero richiedere una più alta generazione di carico aerodinamico e per questo gli effetti degli aggiornamenti potrebbero essere maggiormente visibili.
Cosa aspettarsi in Arabia Saudita?
Come conclusione dell’odierna puntata infine usciamo dall’aspetto tecnico trattato e chiediamo un pronostico sportivo al nostro ingegnere. Chi sarà il favorito a Jeddah?
Romanelli indica giustamente, in maniera non troppo sorprendente, come Mclaren in questo momento rimanga il punto di riferimento per tutti su ogni tracciato. Per quanto riguarda la Mercedes, può essere anche la scuderia anglo tedesca nella partita, nonostante il tracciato presenti caratteristiche diverse rispetto allo scorso week end.
Parlando di Ferrari invece, l’ingegnere si aspetta prestazioni migliori rispetto al Bahrain, ma la collocazione della auto nei pronostici non è facile anche a causa della presenza di una Red Bull, definita da lui “incognita”. La monoposto austriaca infatti probabilmente potrà contare sul solito e unico Max Verstappen che riesce sempre ad estrarne un potenziale maggiore delle reali possibilità.
Ringraziamo nuovamente l’ingegnere Riccardo Romanelli per il suo parere e commento alla vigilia del quinto appuntamento stagionale. potete trovare la puntata inter di Race Tech, numero 100, sul nostro Canale YouTube di NewsF1.