Nel venerdì statunitense, il primo dei tre round americani che regalerà il mondiale di Formula 1, si è parlato di mercato piloti. La tv statunitense ESPN ha pubblicato il resoconto di una lunga intervista realizzata con Lewis Hamilton durante lo scorso fine settimana di Baku. Nella chiacchierata il sette volte campione del mondo ha parlato anche del proprio futuro, che negli scorsi anni sembrava alquanto lontano dalla F1.
E’ certamente noto che Hamilton sarà in scadenza di contratto con la Mercedes al termine del campionato in corso e per il momento non ha ancora rinnovato con le frecce d’argento. Sia per i risultati certamente non soddisfacenti, sia per l’età del pilota, nonostante le smentite dello stesso campione britannico, si è parlato in più occasioni di un suo possibile ritiro a fine anno oppure – scenario ancora più esaltante per alcuni – di un suo trasferimento alla Ferrari, magari in uno scambio che possa portare Charles Leclerc a Brackley.
La Ferrari è quel team che tutti i piloti sognano, anche se a rivelarlo a parole viene sempre difficile. Non si è sottratto a tale confessione neanche Lewis Hamilton: “Mentirei se dicessi che non ho mai pensato di concludere la mia carriera altrove. Ho pensato e ho guardato i piloti della Ferrari sugli schermi in pista e ovviamente mi sono chiesto come sarebbe stato essere in rosso. Ho iniziato in McLaren e mi piace pensare che farò sempre parte della famiglia McLaren. Avevo 13 anni all’epoca e immaginavo a come sarebbe stato se un giorno fossi stato in McLaren”.
Fedeltà “tedesca”
“Poi sono arrivato nella mia squadra, alla Mercedes, e questa è la mia casa. Sono contento di dove sono. Non ho ancora firmato un contratto, ma ci stiamo lavorando. Se Toto stesse parlando con qualcuno, me lo direbbe, e viceversa – ha garantito Hamilton – non ho mai parlato con altri alle spalle del mio team solo per vedere se riuscivo a fargli alzare l’asticella (dell’offerta). Non ho mai fatto questo gioco e non l’ha fatto nemmeno lui“, ha concluso.
Scrivi
Devi essere loggatoper commentare.