F1 | Ecco le nuove direttive anti-porpoising per il 2023

Il tanto temuto momento della TD39 sta per arrivare: la direttiva tecnica emanata dalla FIA per contrastare (almeno in apparenza) il porpoising entrerà in vigore a partire del prossimo Gran Premio del Belgio di F1 , tra meno di un mese.

Il fenomeno aerodinamico che per tutta la prima parte di stagione ha attanagliato quasi tutte le scuderie del circus ha raggiunto il suo apice durante il Gran Premio dell’Azerbaijan, a causa dell’immenso rettilineo di cui quest’ultimo è dotato. I dolori a fine gara di Hamilton e le continue pressioni da parte della Mercedes hanno convinto la FIA a prendere delle sostanziali contromisure contro i saltellamenti delle vetture, onde evitare possibili incidenti o danni a lungo termine.
Il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, ha confermato che questa settimana durante il Consiglio Mondiale del Motorsport verranno presentate le nuove direttive tecniche 2022 e 2023.
“Avendo discusso la questione legata al porpoising con tutti e 20 i piloti di Formula 1 e i 10 team principal, sono felice di confermare che questa settimana presenteremo il regolamento tecnico 2023 aggiornato al Consiglio Mondiale del Motorsport per affrontare il problema, oltre alle misure già adottate per il resto di questa stagione”. Questo il messaggio pubblicato su Twitter dal presidente della Federazione.

Ma in cosa consisteranno le famigerate modifiche della Direttiva Tecnica 39/2022?
Per prima cosa verranno implementati i controlli delle tavole e degli skid delle monoposto, oltre alla definizione di una metrica utilizzata per stabilire un limite alle oscillazioni verticali. La FIA e i tecnici delle scuderie stanno attualmente valutando quale dovrà l’esatta formula per stabilire questa metrica.
Al fine di raccogliere i dati inerenti alle oscillazioni dei fondi, durante le prove libere tutti i piloti dovranno completare un run di tre giri a velocità importante senza l’uso del DRS, per poi consegnare alla FIA al termine della terza sessione di prove libere tutti i dati ottenuti, naturalmente coi parametri necessari a mantenere l’oscillazione delle vetture entro i limiti stabiliti. La Federazione, inoltre, qualora dovesse notare un volontario rallentamento durante il test da parte del pilota, considererà la prova non valida, costringendo il team a ripeterla.

In ottica 2023, invece, la FIA pare preoccupata del fatto che i team, usufruendo delle maggiori conoscenze acquisite quest’anno sull’effetto suolo, possano progettare vetture dalla deportanza ancora più elevata, andando nuovamente incontro al problema del pompaggio aerodinamico.
La Federazione ha così pensato ad un innalzamento di 25 millimetri del fondo, un innalzamento della gola del diffusore presente sotto al fondo, all’inasprimento dei test sulla deflessione laterale del fondo e al miglioramento dei sensori rivolti alla misurazione dell’oscillazione aerodinamica.
Misure che, com’era lecito aspettarsi, sono state accolte con grande disappunto da Ferrari e Red Bull, autrici delle due migliori vetture in questo 2022.
“Credo che sarebbe ingiusto penalizzare chi ha svolto un buon lavoro rispetto a chi invece non ci è riuscito”, aveva dichiarato Christian Horner in merito ad un possibile intervento della FIA proprio riguardo al porpoising.

“La FIA dovrebbe intervenire solamente se dovessero verificarsi dei seri problemi di sicurezza su tutte le monoposto, ma dato che questo riguarda solo alcuni team, allora diventa un problema che essi devono risolvere da soli”.
Parole ineccepibili, che mirano sì ad una tutela degli interessi personali da parte di Red Bull, ma anche alla difesa dei valori sportivi e meritocratici che devono contraddistinguere una competizione agonistica. Valori che, con il pretesto della sicurezza in pista e della salvaguardia dei piloti, Mercedes sta tutt’ora tentando di violare, mettendo di fatto una pezza ad un progetto (la W13) rivelatosi fondamentalmente sbagliato.

Lo stesso Mattia Binotto, team principal della Ferrari, si è recentemente esposto riguardo tale questione in un’intervista rilasciata a Motorsport.com:

binotto Ferrari F1
binotto Ferrari F1



“Spero che non ci sia alcun cambiamento, non vedo reali ragioni per apportare modifiche al regolamento tecnico per motivi di sicurezza, soprattutto se guardiamo alle ultime gare. In più, se cambiassero i regolamenti aerodinamici per il 2023 sarebbe un problema importante considerando il periodo dell’anno in cui ci troviamo. Ci sarebbero pochissimo tempo per modificare il concept delle nuove monoposto. Non ci sono ragioni per introdurre modifiche al regolamento secondo motivi di sicurezza. Quindi, credo che non accadrà, ma se dovesse accadere cercheremo di fermarli”.
Binotto pone dunque sul tavolo anche la questione tempistica, rivolgendo alla FIA un comprensibile appello affinché, data per certa l’ormai imminente direttiva di Spa, non vengano toccati i regolamenti in vista del 2023.

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