Intervistato da Sky Sports F1, Stefano Domenicali si è soffermato sul rapporto tra FIA e F1, placando le polemiche delle ultime settimane.

Le polemiche tra il Presidente della FIA, Mohammed ben Sulayem, e Liberty Media hanno acceso la pausa invernale della F1. Prima di effettuare un passo indietro dalla gestione della categoria regina, l’emiratino si è infatti reso protagonista di diverse dichiarazioni controverse, che hanno fatto infuriare i proprietari dei diritti commerciali. Dopo aver raggiunto il punto di massima tensione in seguito alle dichiarazioni di ben Sulayem sul prezzo “esagerato” associato alla F1, la situazione sembra tuttavia essersi calmata. A confermarlo ci sono anche le parole di Stefano Domenicali, che in una lunga intervista concessa a Sky Sports F1 ha rimarcato che avere un rapporto collaborativo con la Federazione è fondamentale per la crescita dello sport.

“Dopo l’elezione del nuovo Presidente Mohammed ben Sulayem…” – ha esordito il manager italiano – “…era chiaro che lui doveva rispettare il programma proposto alla commissione che lo ha votato. Serve tempo per sistemare le cose e assegnare i ruoli nella FIA alle persone adatte ad occuparsi di F1. Il segreto del successo del nostro sport è che ognuno faccia il proprio lavoro nel modo giusto per far sì che si cresca. Non c’è bisogno di commentare i personalismi o tutte le altre cose che non aiutano in quest’ottica. […] Come detentori dei diritti commerciali, noi dobbiamo far meglio; i team e i piloti devono aiutare con i propri mezzi; lo stesso vale per la FIA, che ha avuto un anno per migliorare e fornire risultati positivi. La credibilità di ogni parte è nelle mani delle altre”.

Sul passo indietro di ben Sulayem e la diatriba tra Liberty e il Presidente della FIA, Domenicali ha affermato che: “Ne abbiamo parlato. Ha un ruolo importante tra i vari campionati e la mobilità, quindi credo che il suo lavoro consisterà nel rimanere presente per quanto riguarda le questioni strategiche, come da copione, mentre la gestione quotidiana sarà affidata a qualcun altro. Mi aspetto che resteremo in contatto per discutere il futuro del nostro sport. Per quanto riguarda la nostra risposta alle sue dichiarazioni sul valore della F1, era importante chiarire quali siano i ruoli. Non c’è molto altro da dire, dobbiamo rimanere concentrati sul continuare a crescere. Se il valore dello sport è in aumento, dobbiamo tutti essere contenti, perché significa che stiamo facendo un bel lavoro”.

Per quanto riguarda i tanti errori nell’applicazione dei regolamenti da parte della Federazione, il CEO della F1 ha invece dichiarato che: “Li risolveremo. […] E’ vero che queste controversie non dovrebbero accadere, e per il bene dello sport serve che ognuno faccia il suo lavoro e sistemi le cose. Supporteremo ogni cambiamento. Solo noi esperti sappiamo che c’è questa separazione tra FIA e FOM, ma dobbiamo ricordare che esiste la F1, un marchio la cui credibilità dipende dall’azione di ogni componente. Il passaggio di Steve Nielsen dalla F1 alla FIA è un segno del fatto che continuiamo a lavorare in sinergia. […] Se siamo uniti possiamo fare un lavoro ancora migliore. […] Come sappiamo, la F1 è di proprietà della FIA, ma c’è un accordo valido per cento anni secondo il quale i diritti commerciali sono affidati a terze parti, mentre loro rappresentano l’ente regolatore. Insieme a noi, sono loro a delineare il futuro di questo sport. Non siamo qui per lottare gli uni contro gli altri, serve una visione condivisa”.

Foto: Alessandro Martellotta per newsf1.it

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