Quella del prossimo weekend sarà la quarta edizione del Gran Premio della Russia. Ma se si pensa che per la nazione più grande del mondo le corse in monoposto siano storia recente, forse occorre ricredersi. I progetti per una vettura di F1 risalgono addirittura ai tempi della guerra fredda e dell’Unione Sovietica. Oggi però ad essere protagonista è il circuito di Sochi.

Già sede delle Olimpiadi invernali (ma le montagne sono distanti e il clima generalmente mite), la città sulle rive del Mar Nero si anima per l’arrivo della Formula 1. Con i suoi 5848 metri, il tracciato è appena più corto di Silverstone e poco più lungo di Suzuka e Monza.

A caratterizzarlo è soprattutto l’ampio semicerchio della curva 3, sulla quale quest’anno si lanceranno a pieno gas le monoposto della nuova generazione. Asfalto liscio e consumi elevati sono altri tratti caratteristici. L’ultimo settore comprende invece ben sei curve e privilegia la trazione.

 

Le mescole Pirelli per l’evento sono le più morbide della gamma:

 

Soft (gialla), Supersoft (rossa) e Ultrasoft (viola). Per la Scuderia Ferrari il GP russo, finora, è stato abbastanza avaro di soddisfazioni, ma qui l’anno scorso Seb Vettel ottenne il secondo tempo in qualifica, anche se in gara, dopo aver scontato una penalizzazione in griglia venne tamponato da Daniil Kvyat , mentre Kimi Raikkonen conquisto’ un bel podio.

La Redazione e  Media Center Ferrari

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