Lewis Hamilton ed altri piloti hanno sottolineato che la nuova generazione di macchine subisce ancora gli effetti delle turbolenze.
Le prime tre gare della stagione 2023 di F1 non hanno regalato le emozioni attese durante l’inverno. Oltre al dominio incontrastato della Red Bull, una delle ragioni principali potrebbe stare nel fatto che le vetture di quest’anno sono tornate ad essere complesse da seguire. La nuova generazione di monoposto introdotta nel 2022 aveva l’obiettivo di limitare gli effetti dell’aria sporca grazie all’introduzione dell’effetto suolo e di macchine caratterizzate da linee piĂą sinuose, ma dopo piĂą di un anno di sviluppi e di modifiche regolamentari le turbolenze sembrano tornate a rappresentare un problema per la qualitĂ delle lotte in pista. Alcuni piloti, tra cui Lewis Hamilton, hanno commentato questa caratteristica delle vetture, sottolineando diverse possibili ragioni del peggioramento della situazione.
Queste le parole del pilota inglese, citato da MotorsportWeek: “La sensazione è simile a quella delle stagioni precedenti. Lo scorso anno per noi la situazione era piuttosto difficile perchĂ© oltre alle turbolenze avevamo il bouncing. Questa stagione non abbiamo oscillazioni, quindi seguire le altre monoposto per noi è piĂą semplice. Penso che questa generazione di vetture sia comunque leggermente migliore rispetto alla precedente, ma non ha mantenuto tutte le promesse fatte. Quindi dobbiamo migliorare alcune cose per il futuro”.
Dopo il GP d’Arabia Saudita anche Carlos Sainz aveva sottolineato che le turbolenze sono tornate a limitare le performance delle vetture che seguono a stretto contatto un’altra monoposto: “Rispetto al 2022 le macchine sono peggiorate in questo aspetto, probabilmente a causa del fatto che hanno maggior carico e che ci sono state modifiche al regolamento. Stanno cominciando a somigliare a quelle della generazione precedente, perchĂ© l’aria sporca sta diventando un fattore limitante. Oggi non era facile sorpassare”.