Durante il controverso Gran Premio d’Australia, di maggior rilievo è stata anche la penalità inflitta a Carlos Sainz, per aver toccato in curva 1 e mandato in testacoda Alonso, alla penultima ripartenza dopo la bandiera rossa decisa per pulire la pista dai detriti della Haas di Magnussen.

Una penalità ritenuta non solo “inutile” considerando l’ultima ripartenza con la classifica precedente, ma anche eccessiva visto il giudizio differente nei confronti di Sargeant, colpevole di aver tamponato l’Alphatauri di De Vries nel corso della medesima ripartenza.

La Scuderia Ferrari ha avanzato la richiesta di revisione della decisione dei commissari e la procedura è nota nel suo sviluppo. Il punto fondamentale sarà dimostrare l’esistenza di fatti nuovi e rilevanti, non disponibili al tempo della decisione assunta dalla direzione gara.

VETTEL-HAMILTON E L’ANALISI DI CHANDHOK

La memoria riporta subito all’ultima volta che la Ferrari ha fatto ricorso allo strumento del “right of review”, il diritto di riesame di una decisione, in occasione dell’episodio del ritorno in pista di Vettel – in testa al GP del Canada del 2019 – dopo aver tagliato la chicane, ostacolando – nel parere dei commissari – la Mercedes di Hamilton.

Allora, tra i punti avanzati dal direttore sportivo Mekies e valutati poi dal collegio, vi fu anche un’analisi video dell’ex pilota e oggi commentatore di Sky Sports UK, Karun Chandhok.

Venne ritenuta una prova non ammissibile, poiché considerata non significativa né rilevante, ma solo un’opinione.

Chandhok, su Twitter, nel ricordare quell’episodio, chiede alla Ferrari un test sulla F1 del 1990, il progetto 641, qualora a Maranello decidessero di sottoporre al collegio dei commissari, tra i “fatti nuovi e rilevanti, non disponibili al momento della decisione” l’analisi post-gara di Chandhok, a sollevare la disparità di trattamento tra il caso Sainz e il tamponamento di Sargeant su De Vries: “Solo per essere chiari: se, questa volta, la Ferrari utilizzerà la mia analisi allo Skypad come prova, mi piacerebbe provare una Ferrari 641 come ricompensa, prego!”.

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