Louis Camilleri ha aggiornato gli investitori della Ferrari, sulle conseguenze dal punto vista economico di Covid 19, e della trattativa in corso sul budget cap.

Primo trimestre negativo per la Ferrari. Camilleri ha informato gli azionisti che rispetto alle previsioni di inizio anno a causa del Coronavirus e della cancellazione della prima parte di stagione di F1, i profitti saranno molto più bassi.

Louis Carey CamilleriL’amministratore delegato della Ferrari, durante una conference call, ha spiegato agli investitori perché il il 2020 sarà uno degli anni più difficili per il Cavallino Rampante.

“La Formula 1 è senza dubbio l’attività che influenzerà i nostri risultati nel 2020, nel modo più duro e anche quella che di gran lunga la più difficile da prevedere. Il calendario prevedeva 22 gare, la Fia e il Formula one Group ora prevedono un massimo di 18 gare, molte senza pubblico.  Ciò implica chiaramente una drastica riduzione delle entrate generate dal detentore dei diritti commerciali, nonchè dalla commissioni di sponsorizzazione, le due nostre principali fonti di entrata”.

Camilleri, però è convinto che la Ferrari ha i mezzi per uscire da questa crisi, ancora più forte. “L’impatto sulle entrate riduce i profitti con alcune piccole compensazioni. E’ un grande successo. La buona notizia è che è limitata a quest’anno, speriamo“.

Il dirigente maltese, ha parlato della dura battaglia che insieme a Mattia Binotto sta affrontando con Fia, Liberty Media e gli altri team, su come ridurre i costi.

Camilleri, pur ribadendo che la Ferrari vuole difendere il dna della F1, apre ad una riduzione del budget cap, e fa capire che se sarà portato a 145 milioni di dollari, la Scuderia di Maranello voterà a favore.

La nostra speranza è che il nuovo massimale renderà la Formula 1 economicamente più sostenibile per tutti i partecipanti, garantendo nel contempo che rimanga il primo campionato di corse a livello globale, e la fonte di progressi nell’innovazione tecnologica automobilistica“.

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