Mattia Binotto si è scagliato contro la Federazione, che non è riuscita a garantire una ripartenza nel finale del GP d’Italia.

Il GP d’Italia andato in scena ieri sullo storico tracciato di Monza doveva essere una festa, ma si è concluso in maniera controversa. L’intervento della Safety Car a sette giri dal termine sembrava poter garantire un finale esaltante, ma la lentezza nelle operazioni di recupero della vettura di Daniel Ricciardo e la gestione caotica dei tempi di uscita della vettura di sicurezza hanno portato le vetture, capitanate dal vincitore Max Verstappen, a tagliare il traguardo in regime di bandiera gialla. Uno spettacolo poco gratificante per gli appassionati di F1, soprattutto quelli presenti in circuito, che hanno espresso il loro disappunto fischiando a lungo. Nel post-gara anche Mattia Binotto ha criticato la FIA, secondo lui troppo poco reattiva nel gestire la situazione.

“Penso che Max sia stato più veloce di noi.” – ha esordito il Team Principal della Ferrari ai microfoni di F1TV“E’ stato molto forte in gara, sia in termini di passo che di degrado delle gomme. Sarebbe stato molto difficile batterlo, quindi il secondo posto è un ottimo risultato. Carlos ha fatto una gara fantastica, ha chiuso quarto dopo essere partito diciottesimo. In generale penso che sia stato un weekend migliore rispetto a quello precedente, la macchina è migliorata. Ovviamente quando si parte in Pole Position dopo una qualifica fantastica come quella di ieri c’è sempre la speranza di vincere, soprattutto davanti ai nostri tifosi. Purtroppo non è accaduto, ma Max oggi ha meritato di vincere”.

ferrari Monza

Binotto ha poi spiegato le ragioni dietro al pit stop sotto Virtual Safety Car di Charles Leclerc, costretto così ad una gara su due soste: “Nel primo stint Charles aveva un ottimo passo, ma abbiamo notato che Max aveva un degrado meno accentuato. Sarebbe stato difficile batterlo restando sulla sua stessa strategia, quindi abbiamo deciso di cambiare e abbiamo optato per le due soste, con l’obiettivo di massimizzare le opportunità di vittoria. In quel momento abbiamo anche visto che Max e la Red Bull erano pronti a fermarsi, quindi avevano la possibilità di fare il contrario rispetto a noi. Se fossimo rimasti in pista, è probabile che loro avrebbero effettuato la sosta. Penso che sia stata la decisione giusta, ma non ha funzionato perché Max era competitivo e veloce”.

Per quanto riguarda il controverso finale di gara, il Team Principal della Ferrari ha invece le idee molto chiare: “Non penso che fosse necessaria una bandiera rossa. Non capiamo perché ci abbiano messo così tanto a lasciar andare le macchine che si trovavano tra la Safety Car e il gruppo dei leader. Non ci sono motivi per aspettare così tanto, nemmeno di sicurezza, dato che c’è un tempo delta da rispettare affinché le macchine non spingano al massimo in quelle circostanze. Penso che sia un peccato per la F1, perché è brutto per lo spettacolo terminare una gara dietro alla Safety Car. Sono sicuro che oggi non sarebbe andata così se la FIA avesse accelerato le operazioni”.

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