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F1 News Esteban Ocon (FRA) Alpine F1 Team A524. Formula One World Championship, Rd 1, Bahrain Grand Prix, Saturday 2nd March 2024. Sakhir, Bahrain.

Alpine, continua la crisi di Esteban Ocon Pierre Gasly

F1 Alpine – DI luce riflessa, nella vita, non si vive mai. E meno che mai in Formula Uno. Pierre Gasly, pilota dell’Alpine, nel pianeta del circus, non è propriamente un novellino. Classe 1996, nativo di Rouen, si è messo alle spalle 130 Gran Premi e ne ha pure vinto uno conquistando quattro podi e 394 punti in carriera. Un bilancio che dovrebbe autorizzare a pensare a lui come a un pilota che, tra curve e rettilinei, dovrebbe ormai cavarsela egregiamente. Errore: come già in Bahrein, anche in Arabia Saudita, davanti alle Q2 , non si è trovato una porta spalancata ma un muro in cemento armato. E meglio non è certo andata, anche qui in replica rispetto al Bahrein, al suo compagno di squadra Esteban Ocon che partirà al suo fianco appena un gradino più su, diciassettesimo tempo contro diciottesimo.

E dunque, la crisi è conclamata. E una crisi è sempre figlia di una serie di fattori. Certo non aiutano gli esodi di massa del direttore tecnico Matt Harman e del responsabile della parte aerodinamica Dirk De Beer che, dopo il Bahrein, hanno deciso di dire “qui non ci stiamo più, a non rivederci”. E non aiuta il rapporto altalenante tra i due piloti che, un po’ come un apparecchio difettoso, un po’ va e un po’ non va. Ora si amano e ora si detestano. O, quantomeno, possono vedere come un calcio in mezzo ai denti l’idea di finire l’uno a mangiarsi la polvere dell’altro.

Un elemento di positività da cui partire, però, Ocon e Gasly ce l’hanno ed è il realismo con cui hanno analizzato la situazione non proprio idilliaca attraversata dal team e delle loro prestazioni. “Sapevamo- hanno dichiarato di recente- che arrivare in Bahrein con una vettura completamente nuova sarebbe stato difficile e alla fine si è rivelato così – è l’Ocon pensiero- dobbiamo cercare di reagire con rapidità, in questo sport non ci sono miracoli e ci vorrà del tempo per rimediare alla situazione, ma tutta la squadra sta lavorando duramente ed è motivata a cambiare le cose”.

Ocon parla , a proposito di Jeddah, di “pista molto veloce e fisica che richiede, come circuito cittadino, anche molta concentrazione per tutta la durata della gara”. Prova a vedere qualche spiraglio di sole anche Gasly. “L’inizio è stato difficile e il risultato finale in Bahrain era quello che ci aspettavamo in questa stagione – dice- il nostro obiettivo era continuare a imparare e migliorare, abbiamo molto da migliorare e troveremo le soluzioni, stiamo lavorando sodo con gli strumenti che abbiamo e questo richiederà un po’ di pazienza”. Intanto, però, la vettura arranca e parte della concorrenza ha già cominciato a macinare punti. Certo, riprendendo l’Ocon pensiero, i miracoli nel circus non esistono. Ma da una scuderia come l’Alpine è lecito attendersi messe più abbondante.

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