Ferrari f1 usa
Ferrari f1 usa foto credit Media Ferrari

Gp Stati Uniti: Ecco come la Ferrari ha costruito la doppietta ad Austin

La Ferrari torna in corsa per il titolo costruttori con la doppietta nel Gp degli Stati Uniti, confermando il grande passo in avanti fatto dalla SF-24, con gli aggiornamenti portati a Monza e Singapore. Invece per la prima volta gli sviluppi della McLaren le hanno fatto fare un passo indietro, ad approfittarne è stato Max Verstappen.

 

Diciotto anni dopo l’uno-due di Michael Schumacher e Rubens Barrichello ad Indianapolis, la Ferrari piazza la doppietta nel Gp degli Stati Uniti. Prestazione che in pochi alla vigilia si aspettavano, viste le caratteristiche del tracciato, ma la SF-24 ha superato la prova del nove, dimostrando che con gli aggiornamenti di Monza e Singapore ora è competitiva anche nelle curve veloci. Charles Leclerc ha riportato la Rossa sul gradino più alto del podio negli States, con una delle sue gare migliori della carriera, dominando dal primo all’ultimo giro e con una grande intelligenza tattica. Il monegasco con il successo di Austin, ha risposto alla battaglia della Sprint con Carlos Sainz, che non è mai riuscito ad avvicinare i suoi tempi. L’altro vincitore del week end è Max Verstappen, che ha aumentato il vantaggio nella classifica piloti, con il successo della Sprint ed il terzo posto in gara, grazie ai progressi della Red Bull con gli sviluppi portati in Texas. La sorpresa in negativo di Austin è stata la McLaren, che nelle ultime due stagioni non aveva mai sbagliato un upgrade, ed invece ha fatto un passo indietro rispetto a Singapore. Oltre ad una MCL38 lontana dai livelli di Marina Bay ed un muretto che ha sbagliato la strategia, anche Lando Norris ci ha messo lo zampino, e ancora una volta non è stato cattivo al via, ed ha perso il duello con Verstappen.

Il trionfo di Leclerc nasce in partenza, prevedendo che Verstappen in curva 1 avrebbe attaccato Norris, li passa entrambi e si prende la leadership della gara. Leclerc approfittando del duello fra l’olandese e Sainz, allunga subito, ma la safety car per l’incidente di Hamilton annulla il suo vantaggio. Alla ripartenza il pilota della Ferrari non concede chance a Verstappen di attaccarlo, e lo mette fuori dalla zona DRS. La Ferrari che aveva sacrificato il giro secco in qualifica per la corsa, come aveva dimostrato dalle FP1, vola con le medie. Dal grafico di F1-TEMPO possiamo vedere che Leclerc nel primo stint è un autentico martello, sul passo dell’1.39.5, rifilando cinque decimi al giro e dieci secondi alla sosta a Verstappen e Sainz. Distacco che viene creato in tutte le curve di media-alta velocità del Cota, dove la RB20, e la MCL38 sono state più lente della SF-24. Norris sembra non avere il ritmo dei primi tre, ma poi cambia marcia prima del pit stop, e gira sugli stessi tempi di Sainz e Verstappen. La McLaren temendo di soffrire di degrado gomme come nella Sprint, ha chiesto sia all’inglese che a Piastri di fare una prima parte di corsa molto conservativa. L’obiettivo del Team di Woking era di allungare il più possibile il primo stint, perché convinti che nel finale di Gp, le Ferrari e Verstappen avrebbero sofferto con gli pneumatici.

La strategia e i calcoli della McLaren sembrano trovare riscontro dopo il cambio gomme, con Norris che guadagna oltre un secondo al giro all’inizio del secondo stint, con un passo (1.38.2), che poi sarà di appena tre decimi più veloce di quello di Leclerc. In realtà il monegasco amministrava il vantaggio e quando il pilota della McLaren si stava avvicinando troppo, ha mostrato qual era il suo vero ritmo (1.38.5). Stesso discorso per Sainz, che superato Verstappen è salito in seconda posizione al termine della prima sosta, e con pista libera riduce ad un decimo il gap dal compagno di squadra. Con le Ferrari che non danno alcun cenno di soffrire di degrado dei pneumatici o di perdere due secondi al giro sul finale della gara come si aspettava la McLaren, ma anzi migliorando tornata dopo tornata i loro tempi, Norris può solo andare alla caccia di Verstappen. Il campione del mondo è alle prese con tanto graining su i suoi pneumatici, che gli fanno perdere mezzo secondo al giro, e viene raggiunto dal rivale. Norris ancora una volta mette in evidenza, quanto soffra il confronto con Verstappen, non restituendogli la posizione come ha fatto Sainz ad inizio corsa. Il vincitore di Singapore non viene aiutato nemmeno dalla McLaren, che nonostante sia sotto investigazione non gli dice di lasciar passare Verstappen, facendogli perdere il podio.

Anche il grafico del passo gara ci dice che la Ferrari ad Austin è stata nettamente la prima forza, con un vantaggio di tre decimi su McLaren e Red Bull. Prima di affermare che ci sia stato un cambio di gerarchie, bisogna aspettare le prossime gare, visto che ci saranno piste con le stesse caratteristiche di Austin. Però è indubbio che Diego Tondi e i suoi uomini, siano riusciti a risolvere uno dei principali punti deboli della SF-24, ma per pensare di recuperare il distacco dalla McLaren nella classifica costruttori, c’è bisogno di ripetere le performance del Cota. Compito più difficile per Leclerc, con Verstappen che ad Austin ha quasi dato il colpo del ko a Norris e ad una McLaren, che ancora una volta ha sprecato e buttato una grande occasione. Chi esce con le ossa rotte dal Gran Premio degli Stati Uniti è anche la Mercedes, protagonista di tanti alti e bassi nel corso delle varie sessioni. George Russell è l’unico che si è salvato, mentre per Lewis Hamilton è stato uno dei week end più negativi da quando è in Formula 1.

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