Mercedes F1
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Mercedes F1: l’ultimo esame del progetto W13 sarà Barcellona?

F1 – La luce in fondo al tunnel sembra ancora lontana per Mercedes. Russell ottiene qualche punto importante ma Hamilton mostra le debolezze della W13. Per Shovlin le prossime due gare saranno molto importanti

Al termine del Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna, la Mercedes, team campione del mondo costruttori in carica, deve fare i conti con un altro fine settimana di gara complicato. Russel ha concluso la gara al quarto posto, favorito anche dall’incidente al via tra Sainz e Ricciardo mentre Hamilton non è andato oltre la tredicesima posizione, addirittura doppiato dal vincitore Max Verstappen e suo diretto rivale fino a pochi mesi fa.

Il direttore tecnico Mercedes Andrew Shovlin analizza la gara di entrambi i piloti: “Una grande guida di George ci ha permesso di recuperare alcuni punti utili per il quarto posto in un weekend deludente” l’analisi riportata sul sito ufficiale del team di Stoccarda. “Tenere dietro Valtteri è stato uno sforzo impressionante, ma il sottosterzo gli ha impedito di riuscire a chiudere il divario con Lando, quindi si è dovuto accontentare del quarto posto. Lewis ha avuto un weekend difficile dall’inizio alla fine non per colpa sua”. Per quanto riguarda la performance della W13 l’ingegnere britannico prosegue l’analisi: “Sappiamo a che punto siamo in termini di prestazioni in questo momento e sappiamo dove possiamo arrivare. Tuttavia, ci sono un paio di problemi importanti con l’auto che dobbiamo risolvere per colmare quel divario abbastanza rapidamente, ma il tempo sta diventando critico. Le prossime due gare saranno molto importanti se non vogliamo tenere i leader a portata”.

Anche il team di Formula 1 Garage ha analizzato le performance della Mercedes F1 W13 e dopo l’ennesima prestazione opaca non si può non parlare di crisi e l’intero progetto potrebbe essere messo in discussione: “Ha cercato la velocità di punta, eliminando qualsiasi tipo d’ingombro che potesse creare resistenza ma, forse, sopravvalutando troppo la potenza del motore” il commento dell’ingegnere aerospaziale Alberto Aimar durante la 79° puntata post Imola. “Tutta la deportanza che non ricava va ricercata in un’ala posteriore molto ingombrante e ricerca il bilanciamento riducendo qualsiasi tipo di spessore sul resto della vettura come le alette laterali sotto gli specchietti (unica novità visibile ad Imola)”.

I rivali hanno migliorato la power unit e hanno interpretato i regolamenti in modo diverso e la strada intrapresa da Ferrari e Red Bull sembra più performante. Quali saranno, dunque, gli sviluppi della squadra diretta da Toto Wolff? Continueranno ad estremizzare il loro progetto o seguiranno una linea diversa con le difficoltà di un budget cup da gestire e delle ore in galleria del vento da ottimizzare? I prossimi due appuntamenti del mondiale potrebbe essere cruciali per le sorti di questo progetto.

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