Lewis Hamilton invita alla calma. Alla vigilia del GP del Messico 2025, il sette volte campione del mondo ha ribadito che il suo inserimento in Ferrari richiede tempo, ma che i segnali sono positivi. “Roma non è stata costruita in un giorno”, ha ricordato Hamilton, spiegando che serve pazienza per costruire un gruppo vincente. Tuttavia, il 2026 potrebbe essere il vero anno zero del suo percorso in rosso, grazie al nuovo regolamento tecnico e alla sua esperienza unica nello sviluppo delle monoposto di nuova generazione.
Un inserimento graduale ma positivo
Intervistato nel paddock, Hamilton ha sottolineato che il processo di adattamento in Ferrari procede con costanza: “Sto conoscendo sempre meglio la squadra, costruendo fiducia e comunicazione. Alcune mie idee sono già state implementate.” Il britannico ha riconosciuto i progressi del team e la volontà di Maranello di ascoltare le sue indicazioni, soprattutto in vista del 2026, quando cambieranno radicalmente motori e aerodinamica.

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Perché il 2026 può essere l’anno zero di Hamilton in Ferrari
Il nuovo regolamento tecnico in arrivo nel 2026 ridisegnerà le power unit ibride e l’aerodinamica. Hamilton, che non si è mai trovato pienamente a suo agio con l’attuale generazione di monoposto introdotta nel 2022, potrebbe finalmente ritrovare le condizioni ideali per esprimere il suo potenziale.
Secondo le nostre fonti, Hamilton è un pilota che sa dare feedback tecnici di altissimo livello e che contribuisce in modo determinante alla direzione dello sviluppo. In questa prospettiva, il suo arrivo coincide con una fase di transizione cruciale per la Ferrari, che si prepara a sfruttare al meglio il 2026 per tornare stabilmente al vertice.
Newsf1.it aveva anticipato i primi segnali
Già a inizio stagione, NewsF1.it aveva rivelato in esclusiva alcuni problemi al simulatore Ferrari che avevano complicato il lavoro di messa a punto della SF-25. Un’indicazione che conferma quanto il contributo di Hamilton, abituato a un metodo di lavoro meticoloso e analitico, possa risultare prezioso nella costruzione della futura monoposto.

Hamilton e Leclerc: due talenti, due filosofie
Il confronto interno con Charles Leclerc resta un tema centrale: il monegasco è spesso più veloce sul giro secco, ma Hamilton porta un bagaglio di esperienza impareggiabile nella gestione della vettura e nella comunicazione tecnica con gli ingegneri. In un contesto di cambio regolamentare, questa differenza potrebbe rivelarsi determinante per indirizzare le scelte di progetto.
Un equilibrio da costruire
Hamilton ha più volte ribadito che la priorità è creare un ambiente di fiducia e collaborazione: “Serve tempo, ma la direzione è quella giusta”. Ferrari, dal canto suo, sta lavorando per adattare il metodo di lavoro ai suggerimenti del britannico, con l’obiettivo di arrivare al 2026 con una macchina che rifletta pienamente la sua filosofia di guida.
2026: nuova era, nuove opportunità
Il cambio di regolamento non sarà solo tecnico, ma anche culturale per la Ferrari. L’arrivo di Hamilton rappresenta un segnale forte di apertura verso una metodologia più analitica e dati-centrica. L’inglese ha già iniziato a lavorare con gli ingegneri di Maranello per il concept della monoposto 2026, concentrandosi su trazione, equilibrio e recupero energetico.
La combinazione tra l’esperienza del sette volte campione e il talento di Leclerc potrebbe essere la chiave per riportare il Cavallino Rampante a lottare per il titolo mondiale in un’era completamente nuova.
Conclusione
“Roma non è stata costruita in un giorno”, ha detto Hamilton, ma a Maranello si respira ottimismo. Il 2026 segnerà l’inizio di un nuovo ciclo regolamentare e, forse, del vero progetto “Hamilton-Ferrari”. L’obiettivo è chiaro: trasformare la pazienza in risultati concreti, con un lavoro di squadra e una visione condivisa. Se la Ferrari saprà interpretare al meglio i nuovi regolamenti, l’anno zero di Hamilton potrebbe coincidere con la rinascita del Cavallino Rampante.
Tag: Hamilton Ferrari 2026, regolamento F1 2026, Ferrari F1, Charles Leclerc, Formula 1 News
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