Gp Italia: Ecco a cosa è dovuto il distacco di un decimo della Ferrari da Norris

La McLaren si conferma la vettura migliore anche nelle qualifiche del Gp d’Italia, mentre non paga l’all-in Ferrari, che con l’assetto scarico è convinta possa attaccare Lando Norris e Oscar Piastri in gara

Le qualifiche del Gp d’Italia non hanno tradito le attese, con una battaglia serratissima per la pole, ed hanno dato indicazioni importanti anche per il prosieguo della stagione. La McLaren domina come a Zandvoort monopolizzando la prima fila, con Lando Norris che si è preso la partenza dal palo ed Oscar Piastri che scatterà al suo fianco. Dietro di loro partirà la W15 di George Russell che nel giorno dell’annuncio di Kimi Antonelli, ha portato la Mercedes in terza posizione, mettendosi alle spalle le due Ferrari. La Rossa riduce con gli aggiornamenti il gap dal Team di Woking nel giro secco, ma la SF-24 è ancora una coperta troppo corta, diventando molto nervosa nel Q3, con l’abbassamento delle temperature. Charles Leclerc e Carlos Sainz costretti ad accontentarsi della quarta e quinta piazza, sperano di ribaltare la situazione come Domenica scorsa in Olanda. Delusi anche Lewis Hamilton nuovamente battuto dal compagno di squadra al Sabato, e Max Verstappen alle prese con una Red Bull sempre più in crisi, non andando oltre la settima posizione, precedendo di soli quaranta millesimi Sergio Perez.

Dalla mappa di F1-TEMPO, possiamo vedere una supremazia della Ferrari sul dritto con la scelta di un assetto scarico, che le ha permesso di avere una velocità di sette chilometri orari superiore  agli avversari, ma poi è costretta a limitare i danni nelle curve. Performance opposta della McLaren che con un set-up più carico delle due SF-24, sacrifica il T1 per poi volare  soprattutto con Norris nel settore centrale. La Mercedes che riesce a togliere il primato alla Ferrari su qualche rettilineo, si difende meglio nel T2, invece in tutta la pista non compare mai la macchina blu della Red Bull, a conferma della difficoltà della RB20.

Nel secondo grafico dei dati della telemetria, possiamo vedere che Norris ha costruito la pole nel settore centrale, pennellando la Variante della Roggia, le due Lesmo e la curva del Serraglio, facendo la differenza anche su Piastri che nel secondo tentativo non si è migliorato. Al T1 Sainz transita con due decimi di vantaggio su Norris e Piastri ed è più veloce di 150 millesimi di Leclerc, che sulla falsariga di quanto visto da inizio sessione non parte forte come lo spagnolo. Alla fine del secondo intermedio le Ferrari sono davanti a Russell, che guadagnando 56 millesimi a Leclerc ed un decimo a Sainz nel T3, si prende la terza posizione. Per Verstappen l’unico settore buono è il T1, per poi perdere tre decimi nel T2 e T3.

La gara vedrà la McLaren partire con il ruolo di favorita, e deve sfruttare lo scatto dalla settima posizione di Max Verstappen per riaprire il mondiale. Nel long run di Venerdì c’è stato grande equilibrio, e proprio per questo la Ferrari è convinta che l’assetto scarico che in qualifica non ha dato i suoi frutti, permetterà a Leclerc e Sainz di attaccare subito Norris e Piastri, i quali come si è visto anche a Zandvoort non fanno della partenza la loro qualità migliore. Il Gp d’Italia sarà anche un esame per gli aggiornamenti della Rossa che finora hanno dato riscontri positivi, ma serve la prova del nove in corsa, dopo i buoni segnali delle FP2 che avevano visto le due SF-24 più vicine alle McLaren rispetto all’Olanda. La Mercedes invece non ha dato la sensazione di essere brillante come nel giro secco, con Russell che ha avuto il miglior ritmo gara, ma con un stint più corto degli avversari, e Hamilton che dopo un’introduzione molto lenta negli ultimi minuti era il più veloce. Il contrario della Red Bull più competitiva nella simulazione gara, ma a Verstappen per rimontare servirà una magia già al via, per non far scappare Norris.

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