Alfa Romeo il futuro in Formula 1

In mattinata del primo dell’anno, quando normalmente anche gli appassionati di f1 dormono, è arrivato un comunicato del team Sauber (modi sveglia), meglio noto come Alfa Racing, col quale il team annunciava un Main Sponsor, per non dire di un Title sponsor come si dice nel gergo marketing sportivo. Formula 1 Alfa Romeo

Come appreso l’azienda petrolifera polacca Orlen appoggerà il team permettendo cosi a Robert Kubica di rimanere “ancora” nel Circus se pur con un ruolo di terzo pilota. Visto da fuori ed in base a le miei sensazioni e fonti, questa grossa operazione marketing potrebbe essere il preludio ad un cambiamento incombente già al termine di quest’anno.

 

Ma andiamo con ordine:

Alfa Romeo arriva in Svizzera come sponsor del team 2 anni fa, siamo ad inizio 2018 e il team di fatto rivive una seconda vita dopo essere uscito da un periodo tenebroso, al termine del biennio 15-16 sotto la gestione della legale Monicha K. La condotta della Principal Austro-Turca, che ereditò lo scettro dalla famiglia Sauber (dopo essere passata anche a BMW) non fu delle migliori. Molte scelte azzardate e quasi paradossali, causarono il continuo indebitamento con i fornitori.

Inoltre le penali a vari piloti, la crisi del Banco Do Brasil a fine 2015 – main  sponsor del team e del pilota Nasr, causarono danni irreparabili alle finanze della squadra. Ci vollero due “manne” dal cielo. I 2 punti conquistati nella penultima gara proprio nella piovosa San Paolo 2016 ai danni della Manor che aveva 1 punto solo “di salvataggio” (concludendo ultima perdendo i premi TV), e l’intervento dello sponsor/amico di Ericsson, Tetrapak per salvare il team da una chiusura certa. Nel 2017 il team si risolleva, sviluppa e consente l’arrivo di un pilota Ferrari, il cui supporto stava volgendo al termine. La stessa manager già aveva, se ricordate, avvicinato Honda prima di dare le dimissioni.

A inizio estate cambia il grande capo ed arriva il francese Vasseur al timone del team elvetico e, da li in poi, attua delle strategia vincenti. Sanati i vari debiti, in primis con Ferrari, il francese rinvigorisce il rapporto con Maranello garantendo l’approdo del principino di Monaco Leclerc per il 2018, quindi, praticamente, una fornitura a costo zero dei motori, ma con la contropartita di cambiare nome e colori delle macchine, per far spazio ad un marchio storico:

Alfa. In realtà diventa un title sponsor perchè Sauber compare sempre nel 2018. Dietro tutto ciò, mesi prima, ci fu il compianto AD Fiat, Sergio Marchionne, che volle questo come mossa marketing per rilanciare il marchio lombardo nel mondo. Non solo ma, per sua volontà, si cambiò il nome del team per il 2019 comportando un ulteriore dispendio dalla cassa di Torino per avere il tanto “ambito” team satellite Ferrari, facendo correre non uno ma ben due piloti appartenenti al Cavallino: Formula 1 Alfa Romeo

Kimi, non ancora pronto alla pensione e Giovinazzi. Ergo il semi titolare di squadra e sedile, lo svedesone Marcus, di fatto venne “espropriato” e bruciato relegato a pilota di riserva ed emigrato poi in America per qualche gara Indy. Ricordo che Sauber Group è chi costruisce le macchine e la sede è nei pressi di Zurigo (non ad Arese o in Italia) mentre l’azionariato di esso, appartiene come maggioranza al gruppo svedese. Quindi: quest’anno sarà la copia del 2019, salvo colpi di scena in corsa.

Perché mai? Formula 1 Alfa Romeo

Di certo Kubica non guiderà o meglio sarà pronto in caso remoto per sostituire un titolare. Forse correrà in Dtm. Certo è che farà dei test, se pur solo un paio al massimo (ennesima riduzione regolamentare delle giornate) e farà delle libere di venerdi. Leggendo le dichiarazioni di Vasseur, ennesime, fa capire che per il nostro Antonio quest’anno sarà la prova del nove all’ennesima potenza, ed avrà addosso molta più pressione dopo gli errori “abbuonati” lo scorso anno. Quasi volesse far trapelare un zero “scuse” adesso perchè il team dovrà fare punti alla pari, con entrambe le macchine.

Per Kimi invece sarà la sua ultima stagione. Prova ne è il super ingaggio che ha avuto nel 2018 in Ferrari, quasi come “buona uscita” per il 2019 e 20. Cosa succederà? L’arrivo di questo Title sponsor e di un pilota esperto come terza guida ed un altro relegato in “tribuna” ma di “famiglia” con la proprietà, lascia presagire che Sauber ha delle radici ben piantate e sono molto legati alla loro tradizione. Peraltro nell’ultima gara, mi è parso di udire nel paddock di Abu Dhabi che alla fine di quest’anno, in scadenza, non è detto che venga rinnovato il sodalizio con Alfa e se mai si rinnovasse, la sponsorship verrà sensibilmente ridotta. Poi mai dire mai. Ad ogni modo nel 2021 il team potrebbe promuovere i due piloti esperti ma riserve a titolari, o magari ingaggiare Hulkenberg, come radio box/serva mormorava dato che piace tanto al team Principal, per cosi avere una coppia esperta in grado di sviluppare la macchina al meglio con il nuovo regolamento tecnico. Ovviamente il rapporto con Ferrari continuerà e nulla esclude che già durante l’anno verrà annunciato Mik Schumacher nel ruolo di tester/terzo pilota per il 2021 , garantendo cosi una scontistica sulla fornitura di Maranello (come già in passato) e, magari cosi facendo, promuoverlo a pilota titolare nel 2022, al fianco di un pilota esperto e veloce. Una cosa è certa per quest’anno: caro Antonio dacci dentro!

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Di Alessandro Giandelli  

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