La FIA ha ufficialmente annunciato l’avvio di un’indagine approfondita sulle dichiarazioni finanziarie dei team della Formula 1 riferite alla stagione 2024-25, sollevando dubbi su possibili violazioni del tetto di spesa (“cost cap”) che regolamenta lo sport dal 2021. RacingNews365+1
Il segnale è chiaro: nel momento in cui la F1 entra nella fase critica dello sviluppo tecnico per il 2026, la disciplina finanziaria assume un ruolo ancora più centrale.
Perché l’indagine assume importanza ora
Il cost cap è stato concepito per garantire un maggior equilibrio competitivo e contenere le spese esponenziali dei team. Ma ora, con lo sviluppo delle nuove power unit e i grandi passi in avanti tecnici programmati, eventuali sforamenti possono compromettere non solo l’equilibrio sportivo ma anche la credibilità dell’intera categoria.
La FIA ha infatti dichiarato che «la Cost Cap Administration sta finalizzando la revisione delle dichiarazioni per la stagione 2024» e che i risultati saranno resi pubblici appena completati.
Per i tifosi e gli insider del paddock, ciò significa che l’attesa è finita: il 2025 sarà l’anno delle decisioni definitive.
Le squadre coinvolte e le possibili irregolarità
Secondo fonti ben informate, due squadre sarebbero già oggetto di attenzione: una per una violazione procedurale (ritardi nella presentazione della documentazione), l’altra per una presunta violazione sostanziale del tetto di spesa.
Un esempio concreto: la Aston Martin F1 Team avrebbe accettato una violazione di natura amministrativa senza sforare il tetto – ciò segnala come la FIA stia diventando più rigorosa.
La posta in gioco è alta: sforare il budget può portare a sanzioni gravi, e le squadre sono ben consapevoli che la tolleranza è al limite.
Quali sanzioni sono sul tavolo e cosa può succedere nel 2025
Le sanzioni vanno da multe finanziarie all’esclusione di asset tecnici – ad esempio la riduzione delle ore di CFD o del tunnel del vento in passato.
Se dovesse essere confermata una violazione sostanziale per la stagione 2024-25, è probabile che le decisioni verranno prese entro fine 2025, con effetti immediati sullo sviluppo 2026 e possibili penalizzazioni sportive.
Per i team italiani e gli sponsor, significa dover monitorare attentamente il rispetto dei conti: eventuali sanzioni potrebbero avere impatti anche sulla visibilità e sul valore commerciale.
Cosa serve sapere per il pubblico italiano
Per gli appassionati e gli stakeholder in Italia, l’indagine della FIA non è solo una questione di conti, ma riguarda direttamente la credibilità della F1. Team come Scuderia Ferrari o AlphaTauri sono costantemente sotto osservazione e qualsiasi squilibrio potrebbe influenzare la battaglia in pista e i rapporti con partner e sponsor.
In definitiva: il 2025 segna una linea di demarcazione. Interpretare bene questa indagine significa capire chi può avere un vantaggio e chi potrebbe dover pagare la mancata trasparenza.


