Il fondo Ferrari è l’aggiornamento principale, non un “pacchetto minore”
Negli ultimi giorni sono circolate valutazioni che definiscono l’upgrade portato da Ferrari al GP d’Austria come “secondario” e con un guadagno limitato a un decimo al giro. Ma queste letture non rispecchiano la reale portata tecnica dell’intervento fatto a Maranello.
Cambiare il fondo, in una monoposto a effetto suolo, è la modifica più impattante che si possa fare, ben più significativa rispetto a carrozzeria o sospensioni.

Perché il fondo è l’elemento chiave in una F1 moderna
Con le regole aerodinamiche attuali, il 60–70% del carico di una monoposto deriva proprio dal fondo vettura. L’aggiornamento introdotto da Ferrari in Austria ha interessato:
- Un fondo ridisegnato, con nuovi canali Venturi per migliorare l’efficienza nelle curve medio-veloci.
- Un diffusore aggiornato, pensato per migliorare l’estrazione dell’aria e ridurre la resistenza aerodinamica.
- Una sigillatura laterale ottimizzata, con effetti benefici su porpoising, assetto e stabilità generale.
In sintesi: questo aggiornamento cambia l’equilibrio complessivo della SF-25, ed è la nuova base su cui si svilupperanno i prossimi step tecnici.

Altro che sospensione: il fondo comanda tutto
Negli ultimi mesi molta attenzione si è concentrata su una possibile sospensione posteriore aggiornata, creando un caso mediatico spesso privo di riscontri concreti. Ad oggi non è nemmeno chiaro se quella soluzione verrà realmente utilizzata.
Il fondo, invece, è stato portato in pista, testato e ha già dato risultati. Ed è proprio la sospensione che dovrà adattarsi per far lavorare meglio il fondo, non il contrario.
La gerarchia tecnica è chiara: prima il fondo, poi tutto il resto.
Quanto vale davvero questo pacchetto?
Le stime iniziali parlano di un guadagno attorno a 0,15 secondi al giro a Spielberg. Ma su piste come Silverstone, con curve veloci più numerose, il potenziale può salire a 0,2–0,25 secondi.
Il miglioramento si è già riflesso nei risultati in pista, con un terzo e quarto posto al GP d’Austria, il miglior risultato stagionale di squadra per Ferrari finora.
Conclusione: la narrativa va corretta
Definire “secondario” un aggiornamento al fondo su una F1 a effetto suolo è tecnicamente errato.
È il fondo a generare la maggior parte del carico e a stabilire il comportamento aerodinamico della monoposto.
La sospensione, eventualmente aggiornata, servirà solo a rendere più stabile e sfruttabile quello che il fondo già produce. Parlare solo di sospensioni è fuorviante.
Ferrari ha fatto il passo più importante dove conta davvero. Ora serve solo tempo per estrarre il massimo da questa nuova configurazione.


