Il lavoro nei due top team prosegue e le prime indiscrezioni che emergono vedono una forte crescita della power unit tedesca. A Maranello i primi dati non entusiasmano.

L’inverno sta passando piuttosto velocemente e la mente degli appassionati e già al Gran Premio d’Australia, dove tra meno di due mesi scatterà la stagione di Formula 1 targata 2020. Nelle fabbriche dei team il lavoro non si è mai interrotto, sin da dopo Abu Dhabi. Le nuove monoposto sono ormai pronte per essere svelate, con la Ferrari che verrà alla luce l’11 febbraio, esattamente fra venticinque giorni. Un lasso di tempo piuttosto ridotto, dove ci sarà ancora molto da fare per sistemare tutti gli ultimi dettagli in attesa dello sviluppo dei test. La Mercedes non ha ancora fatto sapere quando svelerà la W11, monoposto con la quale Lewis Hamilton tenterà di agganciare Michael Schumacher a quota sette titoli mondiali. Quale dei due team avrà conseguito la maggiore crescita rispetto al passato? Solo Melbourne ce lo dirà, ma qualche piccola notizia già l’abbiamo avuta.

Questo periodo dell’anno è contraddistinto dai molti silenzi, spesso interrotti dalle indiscrezioni che molte volte si rivelano azzeccate ed altre nettamente errate. Proprio nella giornata di ieri sono arrivate le prime voci sulla nuova rossa, ed appartengono alla prima categoria menzionata pocanzi. Ad affermare quanto trapelato è stato un personaggio da sempre molto vicino al Cavallino, il grande Leo Turrini. Sul suo celebre blog, il giornalista ha riportato le seguenti parole: ”Al momento sembra che le indicazioni del simulatore e della galleria del vento non stiano entusiasmando gli ingegneri per quanto riguarda la Ferrari del 2020. Dobbiamo però tenere presente che c’è ancora tempo per perfezionare il lavoro e poi ci sarà lo sviluppo previsto nei test invernali”. Quanto affermato da Turrini non è molto rassicurante, specialmente considerando la vicinanza storica che lui ha con la Ferrari. Va però ricordato il precedente del 2017, quando si pensava che la rossa fosse lontanissima dalla Mercedes per poi andarsi a giocare il mondiale sino alle ultime gare.

Da altre indiscrezioni dirette giunte a NewsF1 la situazione appare meno drammatica. Pare infatti che ci sia un’importante crescita sul fronte del carico aerodinamico, punto del progetto dove gli ingegneri si sono focalizzati maggiormente visti i problemi del 2019. Il rovescio della medaglia sta nel fatto che a risentirne è l’efficienza aerodinamica, per cui si andrebbe a perdere una parte del gran vantaggio che la Ferrari aveva in piste veloci. La differenza la farà il lavoro che verrà svolto sulle sospensioni ed in termini di rake, ma come abbiamo anticipato prima, soltanto quando si scenderà in pista si potrà valutare la veridicità di tali notizie.

In casa Mercedes c’è invece molto ottimismo. Il team di Brackley aveva solo un punto debole rispetto alla Ferrari la passata stagione, vale a dire la power unit. Le frecce d’argento si sono spesso ritrovate alle spalle delle monoposto rosse in gara e, nonostante un ritmo più veloce, non sono riuscite a passarle a causa di una velocità di punta inferiore. Le prime simulazioni sulla nuova unità sono state molto incoraggianti secondo quanto riporta Motorsport.com, anche grazie ad un nuovo ingegnere tedesco che è stato affiancato ad Andy Cowell. Un’eventuale crescita dal punto di vista motoristico riporterebbe al top la stella a tre punti in ogni settore, considerando il fatto che aerodinamicamente la W11 si tratterà di un’evoluzione del modello precedente. Il periodo delle chiacchiere ormai sta per terminare, con la Formula 1 pronta a tornare. Ed a quel punto conterà solo la pista.

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