In questo anomalo 2020 la F1 tornerà a correre in uno dei luoghi sacri del motorsport mondiale, nonché il circuito più legato alla leggenda di Michael Schumacher.

E’ finalmente divenuto realtà il ritorno nel calendario di F1 del leggendario circuito di Imola, terza tappa italiana della stagione 2020. L’Autodromo Enzo e Dino Ferrari ospiterà il circus il prossimo 1 novembre, tornando in calendario per la prima volta dal lontano 2006, quando si disputò l’ultimo Gran Premio di San Marino. Nessun premio per chi indovina il recordman di vittorie in riva al Santerno: si tratta ovviamente di Michael Schumacher.

Se c’è un circuito in grado di sintetizzare perfettamente la carriera del campione tedesco, quel circuito è proprio Imola. Tante vittorie (7, come i titoli mondiali in bacheca) tante emozioni, tanti duelli, alcuni errori. A partire dal 1992, quando il tedesco, poco più che un rookie, arrivò a bordo della sua Benetton ad attaccare la McLaren di Gerhard Berger, finendo però per ritirarsi dopo un testacoda ed un contatto con le barriere. Un anno dopo, il riscatto: secondo posto, dietro all’imprendibile Williams di Alain Prost.

L’anno seguente, il 1994, rappresenta il definitivo inizio del legame indissolubile tra Schumacher ed Imola: prima vittoria in riva al Santerno, decisiva per la vittoria del suo primo titolo mondiale. Ma anche un primo contatto in pista con Damon Hill, che quel titolo glielo contenderà fino all’ultima gara ad Adelaide, quando un altro incidente tra i due consegnerà la corona a Schumacher. Un legame, quello che si instaura tra Schumacher ed Imola, che viene tuttavia offuscato da quel maledetto weekend, in cui perdono la vita Roland Ratzenberger ed Ayrton Senna.

Le successive edizioni furono meno fruttuose per il campione tedesco: un ritiro al primo giro nel 1995 (ininfluente in ottica secondo titolo), poi tre secondi posti consecutivi dal 1996 al 1998, che inquadrano perfettamente le prime stagioni alla guida di una Ferrari all’inseguimento prima della Williams, poi della McLaren.

Da lì in poi, però, la Scuderia consegna al campione tedesco una macchina fenomenale ed Imola, così come l’intera F1, diventa terra di conquista per Schumacher. Dal 1999 al 2004 sono cinque le vittorie per Schumacher e sei per gli Schumacher, perché durante l’epopea Ferrari l’unica volta che il Kaiser non vince (nel 2001), a trionfare è il fratello Ralf. Tra quelle cinque vittorie, indimenticabile ed emozionante è quella del 2003, quando Michael vinse una delle gare più difficili della sua carriera, a poche ore dalla scomparsa della madre.


Come tutte le epopee, però, anche quella di Schumacher e della Ferrari deve finire e non è un caso che proprio ad Imola avvenga l’immaginario passaggio di consegne con la Renault di Fernando Alonso. Una gara straordinaria, quella del 2005, perché il Kaiser riesce a portare una Ferrari poco competitiva a ridosso della prima posizione, occupata dallo spagnolo, dando vita ad un lungo e bellissimo duello vinto da Alonso grazie ad una difesa eccezionale.

L’anno successivo, il 2006, i ruoli si invertono ed è il Kaiser ad ottenere una vittoria eccezionale, la settima ad Imola, dopo essersi difeso dalla rimonta di Alonso. Una vittoria che dà nuova vita al sogno dell’ottavo titolo mondiale, che viene però infranto proprio da Alonso nel finale di stagione. Una stagione, quella 2006, che rappresenta non solo l’ultimo anno di Imola nel calendario di F1, ma anche l’ultimo anno di Schumacher alla guida della Ferrari. A conferma di un legame unico ed indissolubile tra il campione tedesco e il circuito intitolato ad Enzo e Dino Ferrari.

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