Carlos Sainz ha commentato il ritorno in F1 di Mattia Binotto, escludendo che questa novità possa orientarlo a sposare il progetto Audi.
La F1 è ormai sbarcata in Belgio per l’ultimo Gran Premio prima della pausa estiva, e il mercato piloti continua ad essere il tema più gettonato. Dopo l’annuncio dell’approdo di Esteban Ocon in Haas restano ancora cinque sedili da assegnare, senza contare il punto interrogativo legato alla situazione in casa Red Bull. Tra questi, uno dei più interessanti è certamente quello di fianco a Nico Hulkenberg in Sauber, destinata a diventare Audi. L’obiettivo primario della casa tedesca è Carlos Sainz, ma, nonostante un’offerta molto generosa, le attuali performance del team non sembrano convincere lo spagnolo, che non avrebbe nemmeno la certezza di disporre di un pacchetto competitivo nel 2026. Dalla Germania, inoltre, arrivano notizie preoccupanti: Andreas Seidl e Oliver Hoffmann, i due uomini a capo del progetto, sono stati sollevati dall’incarico e sostituiti da Mattia Binotto, che avrà molto lavoro da fare per migliorare la scuderia.
L’approdo dell’ex Team Principal della Ferrari al timone del progetto Audi ha spinto molti a pensare ad un ricongiungimento con Sainz, del quale è un grande estimatore, ma lo spagnolo ha affermato che la sua scelta non sarà influenzata dal ritorno Binotto. Queste le sue parole nella Conferenza Stampa del giovedì: “Non sto seguendo tutto ciò che accade nei vari team, ma penso che l’arrivo di Mattia sia positivo per ogni squadra, soprattutto perché sa cosa serve per costruire un top team. Può portare ad Audi tutta l’esperienza che ha accumulato in Ferrari. Sono sicuro che per loro è un grande asset e che questo è il motivo per cui lo hanno assunto. Gli auguro il meglio. Questo però non influenza la mia scelta: stiamo ancora discutendo e analizzando con molta cura il mio futuro. Molti team stanno facendo cambiamenti in vista del prossimo anno e ogni settimana valutiamo tutte queste evoluzioni. Continuerò a prendere del tempo per decidere senza lasciarmi sfuggire troppi indizi.”
Il madrileno ha aggiunto che spera ancora in una chiamata da parte di un top team, anche se riconosce di non avere molte possibilità: “La miglior opzione per il prossimo anno sarebbe guidare una monoposto in grado di vincere il mondiale. Questa è la mia priorità sin da quando abbiamo iniziato a parlare di futuro. Sappiamo tutti che è improbabile, ma questo è il mio obiettivo. Se ciò non si dovesse materializzare, sceglierò l’opzione migliore nel breve periodo. L’ipotesi di un anno sabbatico non è nemmeno contemplata. Preferirei guidare per un team di centro gruppo e aiutarlo a trovare una strada dando sfoggio delle mie capacità, piuttosto che stare fermo un anno o fare il terzo pilota quando sono all’apice della mia carriera.”