Nell’ultimo incontro tra i costruttori, la F1 e la FIA è stato deciso di rinviare di un anno l’introduzione delle Power Unit e di rimuovere la MGU-H.

Il weekend di Monza ha rappresentato un’ulteriore occasione d’incontro tra la F1, la FIA e i Costruttori per dialogare sulle caratteristiche tecniche delle Power Unit del futuro, che sembravano destinate ad entrare nel circus nel 2025. Secondo quanto riportato da Auto Motor und Sport, tuttavia, tutte le parti in causa avrebbero concordato un rinvio di un anno dei nuovi regolamenti, così da permettere ai team di arrivare più preparati all’appuntamento. All’incontro hanno presenziato, come a Spielberg, le alte sfere di Ferrari, Mercedes, Renault, Red Bull e rappresentanti di Audi e Porsche, interessati ad un coinvolgimento nel circus, mentre la partecipazione di Honda, data per certa dalla testata tedesca, è stata smentita.

Domenica, a poche ore dalla partenza del GP d’Italia, la F1 ha diramato un breve comunicato nel quale ha enfatizzato che: […] Le discussioni sono state positive e sono stati fatti progressi. Rimangono alcuni dettagli da sistemare, tuttavia ci aspettiamo che questi siano risolti nelle prossime settimane”. Quali passi avanti sarebbero stati effettuati? AMuS riporta che Renault e Mercedes avrebbero ammorbidito le proprie posizioni in merito alla possibile eliminazione della complessa e costosa MGU-H, che tra l’altro non ha grande rilevanza nel travaso di tecnologie dai circuiti alla strada. La casa tedesca e francese, inizialmente contrarie alla soppressione, avrebbero mostrato un’apertura, richiedendo tuttavia compromessi su altri argomenti d’interesse. L’eliminazione della MGU-H faciliterebbe l’ingresso di Audi o Porsche in F1, dato che permetterebbe un notevole taglio dei costi ed una semplificazione della Power Unit.

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La testata tedesca ha inoltre sottolineato che la decisione sull’architettura dei motori del futuro non rappresenterebbe un tema divisivo per i costruttori, Audi e Porsche comprese. Queste ultime sarebbero infatti disposte ad accontentare le richieste delle case che sono già impegnate in F1: Mercedes e Renault preferirebbero infatti mantenere l’attuale V6 e non ripartire da zero. E’ tuttavia certo che la componente elettrica delle Power Unit sarà incrementata, e potrebbe arrivare a produrre fino a 475 cavalli. Tutto ciò a discapito delle prestazioni del motore a combustione interna, che sarà semplificato e spinto da carburanti sintetici o biofuels. Sembra invece terminata definitivamente l’ipotesi delle quattro ruote motrici, che avrebbero reso le vetture estremamente pesanti.

Infine, sarebbe in corso una disputa tra Red Bull e gli altri costruttori per ottenere le deroghe storicamente garantite ai costruttori appena entrati nel circus per permettergli di realizzare più in fretta un propulsore competitivo. Il team anglo-austriaco, che dal 2026 produrrà a Milton Keynes la propria Power Unit, le avrebbe richieste in quanto si troverà ad affrontare per la prima volta un progetto motoristico, ottenendo tuttavia un secco rifiuto da parte di Mercedes, Renault e Ferrari. Audi o Porsche, in caso d’ingresso nel circus, otterranno con tutta probabilità queste deroghe, specialmente se i costruttori attualmente impegnati in F1 riusciranno ad imporre il mantenimento dell’attuale architettura.

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