Oggi 21 marzo 2020 Ayrton Senna avrebbe compiuto 60 anni. Il grande campione di San Paolo del Brasile ha lasciato un ricordo indelebile ed insuscettibile al passare del tempo.

L’inizio della primavera per gli amanti del motorsport rappresenta il giorno della nascita di un mito. Ayrton Senna avrebbe celebrato quest’oggi il suo 60esimo compleanno. A 26 anni di distanza dalla scomparsa del campione brasiliano, Jean Todt, nei mesi scorsi ha raccontato un aneddoto sulla carriera di Senna.

Nel 1993 il presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, nominò Jean Todt nuovo direttore generale della Scuderia Ferrari. L’attuale presidente della FIA non perse tempo e da fresco direttore del Cavallino, in occasione del Gran Premio d’Italia, incontrò in gran segreto Ayrton Senna che era intenzionato a chiudere la sua brillante carriera a Maranello.

Ho trascorso tre ore nella mia stanza con lui parlando del suo possibile passaggio alla Ferrari – ha raccontato Jean Todt a RaceFans A quel punto, a settembre a Monza nel ’93, era molto interessato a venire, ma voleva venire nel ’94. E nel 1994 avevamo due piloti sotto contratto, Jean Alesi e Gerhard Berger”.

Ayrton Senna, nonostante la Ferrari avesse già messo sotto contratto i piloti della stagione successiva, esortò il direttore sportivo della Rossa a rivedere gli accordi e fare uno strappo alla regola.

Ho detto ‘abbiamo già due piloti’ – ha spiegato Jean Todt – Senna mi rispose: ‘Ma in Formula 1 i contratti non sono importanti’. Io però gli spiegai che per me i contratti erano importanti”.

Era un momento storico incerto in Formula 1, i cambiamenti tecnici e la voglia di vincere con il marchio del Cavallino Rampante avevano spinto l’asso brasiliano, bandiera della McLaren, ad esporsi per un clamoroso approdo in Ferrari. In Portogallo, appena due settimane dopo il dialogo con Jean Todt, Alain Prost annunciò il suo ritiro definitivo dal mondo delle corse.
Il volante della Williams, campione del mondo costruttori del 1993, rimase libero e Ayrton Senna prese la decisione fatale di legarsi per la stagione ’94 con la scuderia inglese. Il triste epilogo di Imola è una storia dolorosa che nel giorno del suo compleanno sarebbe meglio non toccare. Preferiamo, invece, ricordarlo vittorioso e in festa per i suoi numerosi trionfi con quel sorriso inimitabile. Un campione dentro e fuori l’abitacolo con una voglia sfrenata di vincere e lasciare un segno indelebile nel cuori di tutti, piloti compresi.

Senna_Barrichello

Il ricordo di Montezemolo

Lui voleva la Ferrari e io lo volevo in squadra – ha affermato Luca Cordero di Montezemolo su Ayrton Senna – Poiché era in Italia per il Gran Premio di San Marino, ci incontrammo nella mia casa di Bologna mercoledì 27 aprile. Mi disse che apprezzava molto la posizione che avevamo preso contro l’eccesso nell’utilizzo degli ausili elettronici per la guida che non facevano emergere il reale valore dei singoli piloti. Parlammo a lungo e mi disse in modo chiaro che voleva chiudere la sua carriera alla Ferrari dopo esserci andato vicino qualche anno prima. Ci accordammo per rivederci presto in modo da capire come superare i vincoli contrattuali che aveva in quel momento. Entrambi concordavamo sul fatto che per un pilota come lui la Ferrari sarebbe stata il normale sbocco per rendere la sua carriera, già brillantissima, addirittura unica. Purtroppo, il destino portò via a tutti gli sportivi Ayrton e Roland Ratzenberger in uno dei weekend più tristi della F1. Di Senna ricordo la gentilezza e la sua semplicità che sembrava quasi timidezza, in netto contrasto con il Senna pilota, un combattente sempre determinato ad ottenere il massimo”.

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