Nonostante le grandi difficoltà di questo inizio di stagione, Daniel Ricciardo è convinto di avere le qualità per restare a lungo nel circus.

Nell’elenco dei piloti maggiormente in difficoltà nelle prime gare della stagione 2022 di F1 deve senza dubbio essere inserito Daniel Ricciardo. Il pilota australiano sta soffrendo il confronto con il talentuosissimo compagno di squadra Lando Norris, che ormai ha assunto il ruolo di prima guida della McLaren. Tuttavia, ciò ha creato una contraddizione: il team inglese può permettersi di continuare a pagare profumatamente (si parla di 15 milioni di Dollari all’anno fino a fine 2023) un pilota che fatica a portare a casa risultati importanti? Recentemente, lo stesso Zak Brown ha affermato che la scuderia di Woking e Ricciardo dovranno sedersi per discutere sull’attuale situazione dell’australiano, il cui sedile per il prossimo anno non dovrebbe comunque essere a rischio. Ma cosa ne pensa l’ex pilota della Red Bull?

Intervistato da RacingNews365.com, Ricciardo ha dichiarato di voler restare in F1 ancora per molto tempo: “Più la gente mi domanda quando mi ritirerò, più penso: ‘f*****o il ritiro, voglio rimanere qui’. Penso di poter correre ancora per diversi anni. Dipenderà anche dalla mia competitività e dall’ambizione: se dicessi che smetto fra cinque anni, ma al quinto anno dovessi cominciare a vincere gare e a lottare per il titolo, sicuramente non mi fermerei lì. […] Non ho bisogno di vincere ogni gara per alimentare il mio desiderio di correre. Forse rimarrei più a lungo se dovessi trovarmi in lotta per le vittorie, ma non lo so. E’ difficile prevedere cosa accadrà da qui a cinque anni, basti vedere quanto oggi sono cambiate le cose per me rispetto a cinque anni fa”.

test barcellona F1 Ricciardo

“Voglio continuare ancora per qualche stagione…” – ha proseguito l’australiano – “…ma non c’è certezza. Dopo tanti anni di F1, la gente sa che sono un pilota forte, ma allo stesso tempo ha la memoria corta. Non ho la garanzia che fra due anni tutti mi vorranno prendere in squadra. Quindi il futuro è anche nelle mie mani: non solo per quanto riguarda la mia voglia, ma anche la mia competitività. […] Non sogno di guidare per qualche team in particolare. Ho cambiato squadra un po’ di volte negli ultimi anni, quindi voglio un po’ di stabilità. In più, la McLaren sta costruendo una nuova galleria del vento e un nuovo simulatore, che aiuteranno il team a progredire in maniera importante. Voglio essere parte di questa crescita, quindi non desidero essere altrove”.

Ricciardo ha inoltre sottolineato che la sua ambizione resta la conquista del mondiale: “Sicuramente vincere il titolo sarebbe la soddisfazione più grande. Vincere una gara è fantastico, ma non è abbastanza: voglio di più, ho un conto in sospeso in questo sport. Finché continuerò a credere di avere tutte le carte in regola per vincere il mondiale, resterò in F1, perché otto vittorie non mi soddisfano. Sono fiero, ma non sazio. […] Probabilmente avevo il talento per vincere di più, magari venti gare, ma dipende dai punti di vista e questo sport non premia solo il talento. Dipende anche dal tempismo, dall’avere una giornata perfetta, dalla strategia, dalla fortuna… Comunque le statistiche non mi interessano: è ovvio che più si vince meglio è, ma sono grato per quello che ho raggiunto.”

“Riprendermi dopo un periodo difficile è nella mia natura.” – ha concluso l’australiano“Lo scorso anno mi ha ricordato che ho tutte le carte in regola, perché penso di aver superato la sfida più difficile della mia carriera, conquistando anche una vittoria a Monza. Quindi, sento di poter fare ogni cosa e uscire da ogni situazione. E penso che, se mi trovassi di nuovo in quel tipo di difficoltà, avrei dei metodi per uscirne più velocemente, perché ho imparato dalle fatiche dello scorso anno”.

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