F1 News – In occasione del Gran Premio del Messico, Ollie Bearman ha ottenuto il suo miglior piazzamento in carriera, terminando la gara al quarto posto ed eguagliando il miglior piazzamento della storia della Haas. Ma non è la prima volta che il talento della Ferrari Driver Academy dà prova delle sue qualità. Già lo scorso in Arabia Saudita aveva sostituito Carlos Sainz, giungendo settimo al traguardo.
Brundle ritiene che Bearman, indicato come il successore a lungo termine di Hamilton alla Ferrari, abbia già dimostrato di avere le qualità per competere per i vertici della griglia. “Assolutamente eccezionale. Se dai a quel ragazzo un’opportunità, lui la coglie al volo, come ha fatto in Arabia Saudita con la Ferrari”, ha detto Brundle a The F1 Show di Sky Sports.
“Ha mantenuto la calma nonostante la forte pressione, soprattutto nelle fasi finali con la McLaren di Oscar Piastri alle sue spalle. Ha sorpassato Verstappen, ha mantenuto la posizione e non è uscito di pista per un soffio. Nel momento in cui ci sarà un posto alla Ferrari, per qualsiasi motivo, secondo me Bearman dovrebbe occuparlo. Penso che sia eccezionale, che stia imparando in fretta e che stia sfruttando al massimo la sua opportunità”.
Anche il campione del mondo 1997 Jacques Villeneuve ha avuto parole al miele per Bearman, aggiungendo che l’inglese, una volta arrivato in una squadra di vertice, sarà un pilota in grado di dare il meglio di sé sotto pressione: “Ha avuto un ottimo inizio, poi ha avuto un leggero calo e si è ricostruito. È sempre bello vedere quando un pilota torna indietro e torna più forte: analizza, studia, lavora con la squadra e capisce. È quello che ha fatto lui”.
“Vedi i progressi e poi ti chiedi sempre ‘ok, quando finiranno?’. È molto promettente. Questo fine settimana è stato impressionante perché era completo. Era veloce, la pressione non lo ha influenzato”, ha continuato Villeneuve. “È un pilota molto aggressivo ma sempre sotto controllo, ha una straordinaria abilità di guida e una buona percezione dello spazio tridimensionale. E non molti piloti di F1 oggi hanno queste qualità”.
“Lo si vede anche con alcuni dei piloti più forti: a volte si vedono alcune manovre e ci si chiede cosa gli sia passato per la testa. Dove pensava che sarebbe finita la sua auto? O come ha fatto a non rendersi conto che ci sarebbero state altre auto in pista accanto a lui? E lui sembra avere questa consapevolezza, il che è fantastico e molto promettente per il futuro. È il tipo di pilota che sembra dare il meglio sotto pressione, nelle grandi squadre, nei campionati più importanti. Ora è più bravo di quando correva nelle categorie minori e questo è estremamente importante”.
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