F1 News – La FIA ha introdotto una stretta senza precedenti sull’uso delle parolacce in Formula 1, una decisione che sta facendo discutere tutto il paddock. Ex piloti come Christian Klien hanno criticato aspramente questa scelta, definendola “fuori controllo”, mentre Max Verstappen ha trovato un modo per aggirare la regola, senza rinunciare a esprimere la sua opinione.
Multe salatissime e sospensioni: il nuovo regolamento FIA
A partire da quest’anno, i piloti che usano linguaggio scurrile rischiano sanzioni pesantissime:
- Prima infrazione: multa fino a 44.000 dollari;
- Seconda infrazione: multa fino a 87.000 dollari e una sospensione condizionale di un mese;
- Terza infrazione: sospensione automatica di un mese e multa fino a 127.000 dollari.
Questa politica, fortemente voluta dal presidente Mohammed Ben Sulayem, ha sollevato polemiche tra gli addetti ai lavori. Christian Klien, ex pilota Red Bull, ha espresso il suo disappunto in un’intervista a RacingNews365:
“Non capisco perché la FIA voglia essere così severa sulle parolacce. Sembra un’azione personale del presidente. Certo, i piloti sono modelli da seguire, ma con l’adrenalina di una gara, è normale lasciarsi sfuggire qualche parola di troppo.”
Una regolamentazione inutile? I piloti propongono soluzioni alternative
Molti nel paddock ritengono che una soluzione più semplice potrebbe essere censurare i commenti in diretta tramite i broadcaster, piuttosto che punire direttamente i piloti. Anche Klien sostiene questa idea:
“Se non vuoi che certe parole vadano in onda, basta censurarle. La trasmissione è sempre in differita di qualche secondo, il problema si risolve facilmente.”
Oltre alla rigidità della regola, un altro punto critico riguarda le disparità economiche tra i piloti. Per una superstar come Lewis Hamilton o Max Verstappen, una multa di 127.000 dollari potrebbe non essere un problema, ma per un giovane esordiente come Isack Hadjar, potrebbe essere un colpo devastante alla sua carriera.
“Non tutti i piloti possono permettersi di pagare queste cifre. E poi, una sospensione di un mese per una parolaccia? È assurdo!” ha aggiunto Klien.
Verstappen cambia strategia: ecco la sua risposta alla FIA
L’inizio di questa controversia risale al GP di Singapore dello scorso anno, quando Max Verstappen ha usato un linguaggio colorito in conferenza stampa, spingendo la FIA a prendere provvedimenti drastici. Da allora, il tre volte campione del mondo ha trovato un modo per fare il punto senza infrangere il regolamento.
“Ogni volta che parla in conferenza stampa, si vede chiaramente che sta giocando con le parole per far capire la sua posizione,” ha detto Klien. “Queste regole non aiutano lo sport, anzi, creano solo problemi inutili.”
Conclusione: una misura troppo rigida che penalizza lo spettacolo
L’inasprimento delle sanzioni per il linguaggio volgare in Formula 1 sembra essere un provvedimento eccessivo e fuori luogo, che rischia di compromettere la naturalezza delle emozioni espresse dai piloti. Con il paddock quasi unanime nel criticare questa decisione, resta da vedere se la FIA farà marcia indietro o se questa nuova regolamentazione verrà imposta con fermezza.
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