F1 News red bull RB2 test
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F1 News – Clamorosa indiscrezione dall’America: Palou nel mirino Red Bull per il 2026

F1 News – Uno dei piloti più chiacchierati del momento, al di fuori del panorama della Formula 1, è sicuramente Alex Palou. Il catalano ha da poco conquistato il suo quarto titolo IndyCar, il terzo consecutivo e proprio quest’anno ha anche trionfato nella leggendaria 500 Miglia di Indianapolis. L’ascesa dello spagnolo ha inevitabilmente acceso i riflettori su un possibile passaggio in Formula 1. Secondo quanto appreso dalla testata statunitense IndyStar, la Red Bull avrebbe espresso interesse a portare Palou in Formula 1 per il 2026 al fianco del quattro volte campione F1 Max Verstappen. 

F1 News Red Bull Verstappen
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Non è chiaro quanto siano avanzate le trattative che potrebbero tentare di strappare Palou dalla sua Honda n. 10 della scuderia Chip Ganassi Racing. Ma nella giornata di ieri, al termine della Milwaukee Mile 250, penultimo appuntamento della stagione 2025 dell’IndyCar, Palou ha negato di essere stato coinvolto o di essere a conoscenza di trattative tra lui o il suo team e la Red Bull. Contattato telefonicamente domenica pomeriggio, Roger Yasukawa, manager del catalano, ha confermato la stessa cosa a IndyStar. Anche un rappresentante di Chip Ganassi ha detto di non aver avuto alcuna discussione con la Red Bull riguardo al futuro agonistico di Palou al di fuori del campionato americano. 

Ma non sarebbe la prima volta che i dirigenti del team Red Bull manifestano un serio interesse per Palou, il cui contratto con Ganassi è valido fino al 2026, ma che, secondo quanto risulta, nel suo ultimo contratto avrebbe una clausola rescissoria che gli consentirebbe di passare alla F1 dietro pagamento di un ingente risarcimento. Una mossa del genere, qualora l’interesse manifestato dalla Red Bull portasse a un’offerta contrattuale che Palou decidesse di accettare, segnerebbe il terzo tentativo del 28enne di lasciare Ganassi in poco più di tre anni. 

Il primo tentativo di Palou di abbandonare la nave risale all’estate del 2022, quando aveva cercato di entrare a far parte di Arrow McLaren, ma la CGR aveva dichiarato di aver esercitato un’opzione sul contratto IndyCar di Palou per il 2023. Il team arrivò addirittura ad avviare un procedimento legale contro il suo pilota campione in carica presso la corte federale, al fine di far rispettare il contratto del team e trattenere lo spagnolo. Alla fine della stagione 2022, Palou e Ganassi hanno concordato che il pilota sarebbe rimasto sulla sua vettura n. 10 fino alla fine della stagione IndyCar 2023, ma che gli sarebbe stato permesso di partecipare contemporaneamente ai test e alle prove della F1 con la McLaren. 

Poche settimane dopo, in privato, Palou e McLaren hanno firmato un accordo triennale per il periodo 2024-2026, e nello stesso periodo, il catalano faceva il suo debutto in Formula 1 nella prima sessione di libere del Gran Premio degli Stati Uniti ad Austin. All’inizio del 2023, all’insaputa del pubblico, la McLaren avrebbe pagato a Palou un bonus di 400.000 dollari per la firma del contratto, e lui sarebbe anche apparso con una polo color papaya durante il Gran Premio di Miami di quella primavera come pilota di riserva della McLaren. 

Allo stesso tempo, durante quella primavera ed estate, i piani ben congegnati di Palou di lasciare Ganassi per la McLaren divennero il segreto peggio custodito dell’IndyCar, ma all’inizio di agosto, poco prima del weekend condiviso tra IndyCar e NASCAR sul circuito stradale dell’Indianapolis Motor Speedway, Palou cambiò idea, decidendo di far sapere tramite i suoi avvocati al CEO della McLaren Racing Zak Brown che il pilota non si sarebbe unito alla squadra nella stagione successiva.

Piuttosto che cercare di far rispettare il contratto di Palou, come aveva fatto Ganassi l’estate precedente, la McLaren Racing e il suo team IndyCar lo hanno lasciato andare, ma poi lo hanno citato in giudizio presso il tribunale commerciale del Regno Unito per violazione del contratto, nel tentativo di recuperare milioni di dollari attribuiti al suo contratto ora rinegoziato con il principale sponsor IndyCar NTT, oltre ad altre presunte perdite per un totale di oltre 30 milioni di dollari.

La mattina dopo aver conquistato la sua prima vittoria alla 500 Miglia di Indianapolis lo scorso maggio, Palou ha dichiarato a IndyStar, in un’intervista particolarmente sincera, che la F1 non lo attraeva più e che il passaggio alla massima categoria dell’automobilismo dalla sua CGR, non era più nei suoi pensieri. “Non ci sono molti posti che prenderei in considerazione di cambiare. Non so se ci siano molti posti in cui vorrei essere rispetto alla vettura n. 10 in questo momento. È piuttosto difficile da battere. La parte divertente dell’essere un pilota automobilistico non è essere famoso. Mi piace vincere le gare”

Ovviamente la Red Bull non sarebbe l’ambiente più semplice in cui correre, soprattutto se si tiene conto del fatto che in questi ultimi tre anni, nessun compagno di squadra di Max Verstappen abbia vinto un gran premio. Ma è chiaro anche che il progetto del team di Milton Keynes susciterebbe l’interesse di Palou, che ha lasciato la sua proverbiale porta della F1 socchiusa. 

All’inizio di ottobre, il processo di Palou presso la Corte commerciale del Regno Unito con McLaren Racing e Arrow McLaren è pronto a iniziare dopo un processo di mediazione infruttuoso tra le due parti lo scorso inverno. Sapendo che Ganassi è pronto a sostenere finanziariamente Palou nella sua battaglia contro McLaren, se il pilota dovesse lasciare il team con ancora un anno di contratto IndyCar tramite un buyout, c’è motivo di chiedersi se Red Bull non solo coprirà la cifra necessaria per garantire il rilascio del catalano, ma offrirà anche un ingente risarcimento alla McLaren o se sarà pronta a sostenere Palou, qualora la sua causa dovesse arrivare in tribunale tra sei settimane.

In particolare, i dirigenti della Red Bull hanno già ottenuto in passato il trasferimento di un pilota dal team IndyCar di Ganassi, risalente alla fine del 2017, quando la squadra anglo-austriaca ha ingaggiato il neozelandese Brendon Hartley per sostituirlo per il resto della stagione nel team satellite Toro Rosso, prima di ingaggiarlo per un’intera stagione di Formula 1 nel 2018. Nelle settimane successive alla stagione IndyCar 2017, Ganassi aveva promesso di ridurre da quattro a due, il numero di vetture nella serie americana e confermare solo l’allora quattro volte campione Scott Dixon. Hartley è salito nella lista dei piloti preferiti da CGR per affiancare Dixon, suo connazionale neozelandese, e si ritiene che Hartley sia riuscito ad assicurarsi un futuro in IndyCar con CGR, costringendo Red Bull e Toro Rosso a liberarlo dal suo contratto tramite un buyout.

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