F1 News – A Imola, sul circuito intitolato a Enzo Ferrari, arriva una batosta storica per la Scuderia: entrambe le Rosse eliminate in Q2, un evento mai accaduto prima su questo tracciato simbolo della tradizione ferrarista. Leclerc chiude 11°, Hamilton 12°.
Davanti a loro, piloti e team considerati ben meno competitivi: l’ex compagno di squadra Carlos Sainz, Pierre Gasly, le Aston Martin e persino il giovane debuttante Isack Hadjar. Un risultato che definire deludente è un eufemismo.
Leclerc, però, non cerca alibi e sceglie di parlare. Lo fa da leader, da uomo squadra, prendendosi responsabilità che forse non gli spettano in pieno. Ai microfoni di Sky Sport F1, si è rivolto direttamente ai tifosi:
“La prima cosa è chiedere scusa. Quando intorno a un team c’è così tanta passione, e poi noi non andiamo oltre la Q2… fa male. E fa male tanto anche a noi, credetemi. Un livello del genere non è accettabile, dobbiamo reagire.”
Il suo sconforto si è fatto subito evidente via radio, con quel ripetuto “my god, my god, my god” diventato virale in pochi minuti. Una reazione istintiva, che racconta tutto il peso di una situazione sempre più difficile.
Intervistato anche da Canal+, il monegasco ha ribadito la propria delusione per le attuali prestazioni della Ferrari:
“Non siamo al livello che dovremmo avere. Anche quando il giro è buono, non siamo competitivi. Non ci siamo. Fa male. Cosa ci manca? Tutto. Non ho parole.”
Quanto alla gara, Leclerc non si nasconde dietro facili speranze: “Servirebbe un miracolo. Ma non si può contare su un miracolo ogni domenica. Dobbiamo semplicemente fare meglio. Questo non è abbastanza.”
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