Con i nuovi regolamenti la F1 punta ad incrementare il numero di duelli e sorpassi, ma iniziano a sorgere dubbi sull’esito di queste riforme.

La spettacolarità della stagione 2021 e della lotta per il mondiale tra Lewis Hamilton e Max Verstappen ha messo in secondo piano la grande curiosità verso la stagione 2022. Manca infatti pochissimo all’esordio in pista, nei test di fine febbraio a Barcellona, delle rivoluzionarie vetture ad effetto suolo, alle quali i team lavorano ormai da quasi due anni. Le nuove macchine dovrebbero garantire maggior spettacolo e duelli più ravvicinati tra tutte le scuderie, grazie alla massiccia semplificazione dell’aerodinamica, che mira all’eliminazione delle turbolenze nocive per l’auto che segue, e all’introduzione delle gomme da 18 pollici, che dovrebbero garantire una finestra d’utilizzo più ampia rispetto agli pneumatici odierni. Ma sarà davvero così? Il numero di sorpassi e duelli aumenterà? I distacchi tra le varie scuderie saranno meno ampi? Negli ultimi mesi le dichiarazioni di vari piloti, Team Principal, Direttori Tecnici e delegati di FIA e F1 sono spesso state discordanti.

Le certezze sono poche: si sa che le vetture 2022 saranno più pesanti di quelle attuali, e ciò potrebbe renderle meno gradevoli da vedere per gli spettatori, dato che diminuirà la loro reattività in pista. Sicuramente diminuirà il piacere di guida per i piloti: come sottolineato da Charles Leclerc in una recente intervista, rispetto ai bolidi attuali le auto saranno più nervose e difficili da gestire sia per la grande perdita di carico sia per l’aumento del peso. Contrariamente a quello che si può pensare, questo elemento potrebbe essere molto positivo: le vetture attuali hanno talmente tanto grip che raramente si vedono errori da parte dei piloti nell’arco di un weekend. Macchine più complesse da guidare significa un maggior numero di errori e quindi di variabili in gara, e una maggior importanza data alle capacità del pilota. Quindi più spettacolo.

f1 Ferrari 2022

Per quanto riguarda il numero di sorpassi e la compattezza del gruppo, fare previsioni non è facile. Da un lato, la FIA e la F1 hanno posto come obiettivo primario la riduzione dell’effetto dell’aria sporca, che comunque rimarrà. Secondo i calcoli, le vetture 2022 dovrebbero perdere appena il 18% a 10 metri di distanza dalla macchina che la precede, contro il 46% di quelle attuali. Tuttavia, le istituzioni del circus temono che i team possano distruggere questi buoni propositi, tanto che, secondo quanto riportato da Auto Motor und Sport, alcune zone grigie del regolamento sono già state chiarite. Nonostante ciò Pat Symonds, una delle menti dietro al nuovo regolamento, non è sicuro che le scuderie desisteranno dal cercare di estrarre ogni briciolo di performance dai nuovi progetti, a discapito della raceability delle nuove vetture. A conferma di ciò, sta il fatto che pare che le macchine 2022 saranno solo mezzo secondo al giro più lente di quelle attuali, molto meno dei due o tre secondi previsti fino a pochi mesi fa.

“La FIA può proibire una soluzione…” – ha detto l’ex ingegnere della Renault, citato dalla testata tedesca – “…se ritiene che essa non sia in linea con la filosofia dei nuovi regolamenti. La nostra paura più grande è che qualcuno riesca a deviare verso l’esterno della vettura l’aria sporca che si crea all’anteriore. Ciò crea problemi a chi segue. Il nostro piano è convogliare le turbolenze verso l’interno delle ruote anteriori e deviarle verso l’alto da un certo punto in poi. Ogni cosa deve seguire questa filosofia. Immaginiamo che ad inizio stagione le nuove macchine saranno in media mezzo secondo al giro più lente di quelle attuali, ed entro fine 2022 potrebbero raggiungere le stesse prestazioni. Uso il condizionale perché non sappiamo ancora quale sarà il ritmo di sviluppo permesso dai regolamenti. I tempi sul giro non ci preoccupano, ci interessa che queste vetture siano migliori in fase di duello”.

Le preoccupazioni di Symonds sono confermate anche dalle recenti dichiarazioni di Adrian Newey su un possibile mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati dalla F1: […] Dopo che la griglia è divenuta sempre più compatta nell’ultimo periodo, credo che ci sia un’alta probabilità che vedremo di nuovo distacchi più ampi nel 2022. Alcune squadre interpreteranno meglio di altre le nuove norme. Dovremo dare del tempo a questa nuova formula prima di giudicarla, ma non sono sicuro che raggiungerà gli obiettivi che sono stati prefissati, nonostante questo cambio regolamentare sia quello più studiato nel dettaglio di sempre. […]”. I dubbi sull’effettivo successo della rivoluzione 2022 restano dunque ancora molti. Fare previsioni adesso, tuttavia, è ancora prematuro: solo il prossimo 20 marzo, data del primo Gran Premio del nuovo ciclo tecnico, scopriremo effettivamente se la FIA e la F1 avranno centrato gli obiettivi.

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