La Federazione ha prontamente illustrato le violazioni di regolamento commesse dalla Mercedes di Hamilton, rigettando ogni accusa di sfavorire il sei volte campione del mondo.

La doppia penalità di cinque secondi che è costata la vittoria del Gran Premio di Russia a Lewis Hamilton continua a far discutere. Il britannico ha voluto esternare tutto il proprio dissenso nei confronti della decisione dei commissari sia durante la corsa sia, soprattutto, nelle interviste post-gara, dove ha puntato duramente il dito contro la FIA: “Stanno cercando di fermarmi, ma va bene lo stesso. Devo solo restare concentrato”.

Le parole dell’anglo-caraibico erano riferite in particolare alla pesante aggiunta di altri punti sulla sua licenza. Con queste due infrazioni, infatti, Hamilton aveva raggiunto dieci punti, avvicinandosi pericolosamente al limite di dodici che, se raggiunto, gli avrebbe fatto saltare una gara. I due punti sulla licenza sono stati poi giustamente annullati e convertiti in una multa alla Mercedes, ritenuta maggiormente responsabile dell’errore.

Nonostante ciò, il direttore di gara Michael Masi, in nome dell’intera FIA, ha voluto respingere categoricamente le accuse del britannico: “Dal mio punto di vista è molto semplice: se Lewis vuole portare all’attenzione un problema, come ho detto più volte a tutti i piloti, la porta è aperta. Sarei più che felice di discutere di qualsiasi cosa, ma dal punto di vista della FIA noi siamo qui per gestire i regolamenti. Gli steward sono una giuria indipendente che serve ad aggiudicare le penalità equamente e analiticamente, e non importa se il pilota in questione è Lewis Hamilton o uno degli altri. Se c’è stata un’infrazione, i commissari la valuteranno”.

Masi ha infine evidenziato e spiegato la violazione del regolamento commessa da Hamilton, rivelando che le due penalità inflitte all’inglese derivano da due infrazioni diverse: “Il punto in cui fare le prove di partenza cambia da circuito a circuito ed è specificato nelle note dell’evento. Ogni gara tutti i piloti hanno a disposizione le indicazioni riguardo a come eseguire le prove di partenza in conformità alle istruzioni del direttore di gara. Indichiamo il punto in cui provare la partenza per una specifica ragione di sicurezza, in modo che tutti siano consapevoli di quello che sta accadendo. Nel caso di Hamilton, non stiamo parlando di due violazioni identiche, ma due diverse: una riguarda le note inviate dal direttore di gara per questo evento per quanto riguarda le prove di partenza. La seconda violazione riguarda l’Articolo 36.1 del Regolamento Sportivo, che prevede che è necessario mantenere una velocità costante nella corsia di uscita dai box, che è definita come il tratto che va dal punto in cui è collocato il semaforo, alla fine della pit lane, fino alla Safety Car line“. 

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