La Ferrari in Bahrain ha confermato i progressi visti nei test e che può lottare per il terzo posto della classifica costruttori, ma per salire sul podio più volte del 2020 visto il distacco da Mercedes e Red Bull serve migliorare ancora la SF21.

Bicchiere mezzo pieno per la Ferrari dopo il primo Gran Premio della stagione in Bahrain. Infatti come nei test ha dimostrato grazie alla nuova power unit di essere più competitiva rispetto all’anno scorso sul giro secco, e che il passo e la gestione gomme sono il punto debole della SF21.

E’ questo l’aspetto su cui la Scuderia di Maranello deve lavorare in queste settimane se vuole lottare per il terzo posto della classifica costruttori. Soprattutto perché oltre alla Mclaren anche l’Alpha Tauri al momento in gara hanno qualche decimo di vantaggio sulla Rossa, e Aston Martin e Alpine difficilmente saranno sempre in difficoltà come in questo week end.

In particolare Domenica si sono rivisti gli stessi problemi della SF90. Con serbatoio pieno e le soft Charles Leclerc e Carlos Sainz hanno faticato nel primo run, per poi migliorare il loro ritmo quando la macchina si è scaricata e con le altre mescole.

Invece i due piloti sono la notizia più bella del Gp del Bahrain. Charles Leclerc Sabato con una magia delle sue ha portato la Ferrari in seconda fila, e Carlos Sainz pur commettendo due errori nelle Q3 ed in partenza ha convinto sia per il sorpasso a Fernando Alonso e Sebastian Vettel, e con un ottimo ultimo stint che lascia pensare la SF21 abbia più potenziale di quello espresso a Sakhir.

Risposte che avremo ad Imola, dove un anno fa la Ferrari diede i primi segnali di risveglio. Sul circuito intitolato al suo fondatore, la Ferrari vorrà lanciare la sfida alla Mclaren, ma soprattutto si capirà se come sembra dopo questo fine settimane che per salire sul podio o addirittura vincere una gara, serve sperare in errori di Mercedes e Red Bull che al momento sembrano di un altro pianeta.

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