La Ferrari nei test del Bahrain ha dimostrato di aver fatto un grande passo in avanti rispetto alla passata stagione sul giro secco, mentre nelle simulazioni gara la SF21 ha sofferto nella gestione gomme come la SF90.

A quarantotto ore dalla fine dei test continuano a far discutere le prestazioni e dichiarazioni della Ferrari. Infatti se i tempi soprattutto nei long run sembravano far scattare un campanello d’allarme, Mattia Binotto Laurent Mekies e Charles Leclerc hanno ostentato grande tranquillità.

Ferrari SF21

A giustificare l’ottimismo della Scuderia di Maranello c’è la power unit. Infatti le parole di Mattia Binotto sul nuovo motore hanno trovato riscontro nelle velocità di Alfa e Haas, che hanno confermato alla Ferrari che accedere alla Q3 o superare in gara, non sarà difficile come nel 2020.

L’aspetto negativo sono state le simulazioni gara, non solo lontane da quelle di Red Bull e Mercedes ma più lente anche dell’Alpha Tauri con la SF21 che ha dato la sensazione in particolare con Leclerc di consumare troppe le gomme. Problema che la Ferrari ha già avuto con la SF90, e proprio per questo andò con la SF1000 alla ricerca senza successo di più carico aerodinamico.

Miglioramenti si sono visti Domenica Pomeriggio con Sainz altra nota positiva dei test della Ferrari che con le medie e soft, ha fatto una simulazione sui livelli di Daniel Ricciardo e Lance Stroll. Passo in avanti che può dipendere dal tempo necessario ai tecnici Ferrari per trovare l’assetto ideale della macchina, ma anche dalla conferma dell’abilità dello spagnolo sul passo.

Quindi in conclusione cosa aspettarsi per il Gran Premio del Bahrain? L’obiettivo minimo per la qualifica visto il secondo tempo al mattino di Leclerc ed il terzo di Sainz di Domenica pomeriggio è la terza fila. Più incognite sulla gara dove fare meglio del sesto posto come ha dichiarato Leclerc Sabato significherebbe, che la Ferrari nello scorso week end non ha mostrato il vero potenziale della SF21.

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