Nel GP di Baku, la McLaren ha fatto parlare di sé non solo per le prestazioni in pista, ma anche per una presunta violazione del regolamento che ha scatenato polemiche tra tifosi e addetti ai lavori. Tutto ruota intorno alla flessione dell’ala posteriore, notata durante le altissime velocità del rettilineo finale. Questo movimento sospetto potrebbe aver fornito un vantaggio aerodinamico decisivo alla scuderia di Woking, alimentando dubbi sulla regolarità della vettura.
L’ala flessibile della McLaren: trucco o innovazione? La flessione osservata nell’ala posteriore della McLaren ha subito destato attenzione. Si tratta di un fenomeno in cui il flap dell’ala si deforma leggermente sotto pressione, riducendo il drag e aumentando la velocità di punta. Una soluzione già vista in Formula 1, ma che solleva questioni sul rispetto dei limiti imposti dalla FIA. Infatti, secondo il regolamento, le appendici aerodinamiche devono superare rigidi test di carico statico per verificare che la deformazione rimanga entro certi limiti.
McLaren sembra aver giocato abilmente con questi parametri. La deformazione, pur entro i limiti regolamentari, potrebbe essere sfruttata in modo intelligente per migliorare le prestazioni. È un vantaggio legale, ma che ha comunque suscitato discussioni sull’etica di certe soluzioni.
I test della FIA sono sufficienti? Le prove statiche della FIA consistono nell’applicazione di carichi definiti su parti specifiche della vettura. Nel caso delle ali, vengono applicate forze di 1000 e 500 Newton su aree predeterminate per misurare eventuali deformazioni. Tuttavia, questi test non riflettono esattamente le sollecitazioni dinamiche cui è sottoposta la vettura durante la gara.
Quanto vantaggio si può ottenere? Secondo le simulazioni, una piccola flessione del flap può ridurre la resistenza dell’ala fino all’1%, un valore che sembra minimo, ma che può tradursi in qualche chilometro orario di velocità extra sul rettilineo. Questo piccolo margine può essere determinante, specialmente in piste veloci come quella di Baku.
La risposta di Ferrari e il dramma mediatico Nonostante l’attenzione mediatica si sia concentrata su questa presunta irregolarità, è stato l’undercut subito da Charles Leclerc a compromettere la gara della Ferrari. Piastri ha approfittato di una strategia perfetta, ma molti tifosi ferraristi hanno puntato il dito sulla flessibilità dell’ala McLaren. Un argomento che, soprattutto in Italia, ha trovato ampio spazio nei programmi TV e sui canali YouTube, alimentando teorie complottiste che parlano di favoritismi della FIA.
Conclusione: McLaren ha violato il regolamento? Tecnicamente, no. Le soluzioni aerodinamiche adottate rientrano nei limiti del regolamento, e la McLaren ha superato tutti i controlli post-gara. Tuttavia, l’utilizzo di queste tecnologie apre il dibattito sull’interpretazione del regolamento e su come le squadre possano trovare margini per ottenere vantaggi senza violare le regole.
In un contesto così competitivo, ogni dettaglio può fare la differenza, e McLaren sembra aver trovato un modo per sfruttare a proprio favore le maglie del regolamento.