Nelle prime Qualifiche stagionali la Ferrari ha scelto di darsi una possibilità in più in gara per contrastare le Red Bull e Alonso. Basterà?

Le Qualifiche del GP del Bahrein hanno finalmente mostrato quali sono i veri valori in campo dei team in questo inizio della stagione 2023 di F1, almeno per quanto concerne il giro secco. La Red Bull si è confermata la scuderia da battere, considerando soprattutto che ha dovuto limitare le sue prestazioni al sabato per privilegiare la domenica. Dietro alla scuderia di Milton Keynes si sono piazzate le due Ferrari, che sono riuscite a respingere l’attacco della sorprendente Aston Martin di Fernando Alonso, ormai da considerare tra i top team, e di una Mercedes che sembra aver realizzato di avere intrapreso una strada sbagliata con la filosofia della W14. L’immagine del sabato è stata tuttavia una sola: Charles Leclerc che scende dalla vettura prima dell’ultimo tentativo, concludendo anticipatamente le sue Qualifiche.

leclerc Ferrari F1

Vedere il monegasco fuori dalla vettura a pochi minuti dal termine della sessione aveva fatto temere un problema tecnico sulla SF-23, ma in realtà si è trattato di una tattica studiata in anticipo dal numero 16 e dalla Scuderia: realizzare un solo giro lanciato per preservare un set di gomme soft in vista del Gran Premio. Si tratta sicuramente di una scelta conservativa nell’ottica della track position e della posizione in griglia, ma che apre opzioni interessanti in vista della gara, considerando che con questi regolamenti i due fattori citati in precedenza non sono più fondamentali come fino a fine 2021. Avere un set di pneumatici rossi nuovi significa infatti poter sfruttare un piccolo vantaggio in termini di grip e performance almeno ad inizio stint, soprattutto se la gara sarà, come nelle attese, a due soste. In caso di fortunata e tempestiva Safety Car, un’eventualità sempre da considerare, questa opzione potrebbe diventare decisiva per le sorti della domenica di Leclerc, che sicuramente sarà in lotta per il podio.

E’ difficile pensare, tuttavia, che la Ferrari del monegasco e quella di Sainz possano disturbare in una gara lineare e senza colpi di scena le due Red Bull. Sia Verstappen che Pérez hanno sottolineato, senza entrare troppo nei dettagli, che la RB19 ha dato alcuni grattacapi in questo weekend, obbligando gli ingegneri di Milton Keynes a compromettere le performance in Qualifica per favorire il ritmo di gara. Se, come affermato ieri da George Russell, le Red Bull dovessero effettivamente scappare con relativa facilità, la Rossa dovrà guardare più alle spalle che non davanti, dato che Alonso al venerdì ha mostrato un passo nettamente superiore a quello di Leclerc. Almeno in questo primo evento stagionale, può darsi che la Ferrari si debba accontentare di una corsa in difesa, in attesa dell’approdo su tracciati a lei più congeniali e di sviluppi importanti.

Se c’è un team che ha bisogno di cambiamenti, tuttavia, questo è la Mercedes. Il distacco dalla vetta nella prima Qualifica è sostanzialmente lo stesso dello scorso anno e, come affermato da Toto Wolff, la W14 non ha semplicemente il carico aerodinamico necessario per competere con gli altri due top team e Alonso. Dalle parole dell’austriaco, dei piloti e del Direttore Tecnico Mike Elliott in questo weekend, è emerso un certo sconforto nei confronti delle prestazioni della nuova vettura, che aveva raggiunto gli obiettivi prefissati durante l’inverno. Sia Wolff che Elliott hanno lasciato intendere che a Brackley si è persa la fiducia nei confronti di questa filosofia zero-sidepod, e che servirà riunirsi per decidere quale direzione intraprendere. Sottovalutare le capacità di recupero e sviluppo della Mercedes sarebbe un errore, ma si può dire con certezza ormai che anche il 2023 è iniziato col piede sbagliato.

Un altro tema interessante di questa prima Qualifica dell’anno sono state le performance degli esordienti e dei piloti che hanno cambiato casacca. I rookie hanno generalmente sofferto: sia de Vries che Piastri hanno incassato un distacco nell’ordine del mezzo secondo da Tsunoda e Norris, a conferma del fatto che servirà ancora tempo per adattarsi alle rispettive vetture di F1. Meglio è andato Sargeant, piccola sorpresa del weekend, che è stato eliminato nel Q1 pur realizzando un tempo identico all’ultimo dei qualificati. Il distacco che separa l’americano da Albon è poco inferiore ai due decimi, sicuramente una base migliore sulla quale costruire rispetto a quella degli altri rookie. Da sottolineare poi l’immortale Nico Hulkenberg, che al rientro a tempo pieno in F1 dopo tre anni ha riportato la Haas nel Q3, mentre Gasly ha sofferto molto con l’adattamento alle caratteristiche della Alpine, accusando un eccessivo scivolamento della vettura.

Scrivi

Formula 1 - Notizie F1, News Auto