Lando Norris svela come un confronto tecnico dopo Singapore ha trasformato la sua stagione F1 2025, portandolo al comando del Mondiale.
La McLaren MCL39: da “difficile da guidare” a arma da titolo
La MCL39, pur essendo una monoposto veloce, si è rivelata complessa nella gestione del grip e nella risposta aerodinamica. Norris, per mesi, ha faticato a trovare la finestra ideale di utilizzo, mentre Piastri dominava le prime otto gare con quattro vittorie.
“Quest’anno ho faticato a sentirmi parte della macchina,” ha spiegato il britannico. “È stata sempre veloce, ma troppo nervosa. In Messico ho ritrovato il feeling: finalmente la macchina mi dà quello che serve per spingere davvero.”
La corsa al titolo: Norris davanti, Verstappen all’inseguimento
Con il trionfo in Messico, Norris ha scavalcato Piastri di un punto nel Mondiale Piloti, con quattro gare ancora da disputare.
Max Verstappen, terzo in classifica, resta a 36 punti di distanza ma non è ancora fuori dai giochi.
Lando però resta cauto:
“Una gara buona non significa nulla. Tre o quattro di fila sì. Max ha recuperato tanto, quindi devo solo continuare a spingere.”

Analisi tecnica: il ruolo del feedback pilota
L’episodio sottolinea ancora una volta quanto sia decisivo il dialogo tecnico tra pilota e ingegneri. In un’era dove i dati dominano, la sensibilità di Norris è stata la chiave per adattare la MCL39 al suo stile di guida aggressivo ma preciso.
Una lezione di metodo per tutto il paddock: il feeling resta l’elemento più importante nella ricerca della prestazione.
rossima tappa: GP di San Paolo
La McLaren arriverà in Brasile da nuova favorita, ma con un equilibrio precario tra i due piloti. Il team di Woking dovrà gestire una sfida interna che potrebbe decidere il titolo mondiale, in una fase finale di stagione più incerta che mai.


