Mancano poche ore alla presentazione della nuova  Ferrari per la stagione 2020, il cui nome in codice porta il numero 671.

Siamo tutti molto impazienti e curiosi di capire come sarà la Rossa e speriamo tutti che abbia la possibilità di lottare ad armi pari contro la Mercedes e la Redbull. La SF90 non rimarrà nella memoria dei tifosi del cavallino visto i risultati decisamente sotto le aspettative. Ricordiamoci che meno di un anno fa, subito dopo i test di Barcellona (Febbraio 2019), la Ferrari era stata descritta da tanti come “la macchina da battere”. Difatti durante gli otto giorni di test in Spagna, la Ferrari aveva impressionato tutti per la sua stabilità e le sue performance in pista. E dava pure il senso di non spingere al 100%. Pure i due piloti si dicevano entusiasti di guidare una macchina che dava loro fiducia e sicurezza sin dai primi giri. A questo punto, sembrava che il concetto di ala anteriore ad effetto outwash (scelta fatta dalla Ferrari) fosse quello giusto. Nuova Ferrari F1
Purtroppo qualche settimana dopo, la prima gara si era rivelata un “calvario” per la Ferrari e la macchina messa in pista in Australia non sembrava quella vista in Spagna durante i test. Dopo questa prima sconfitta, la Rossa ha cercato di sistemare i problemi e le imperfezioni del progetto. Ci è riuscita solo parzialmente e sopratutto in modo altalenante. Ma quali sono stati i reali problemi della SF90 e perché non ha reso come ci si aspettava ?
La risposta chiara e immediata è una mancanza di carico aerodinamico. La Ferrari non è mai (o quasi) riuscita ad avere la giusta spinta verticale che permette alle formula 1 di fare le curve velocemente e di sfruttare le gomme come ci si deve. Attenzione….la macchina era veloce ma se andiamo a paragonare coi principali avversari, cioè Mercedes e Redbull, la Ferrari non è mai riuscita ad affrontare le curve con la stessa velocità. Ogni gara, analizzando le telemetrie, si vedeva una Ferrari più lenta in curva di 3 a 10 chilometri orari rispetto alle due squadre citate in precedenza. Ovviamente a questi livelli, quando ci si gioca tutto coi millesimi di secondo,  solo 3 chilometri orari su una singola curva rappresentano un divario incolmabile….
Tanti pensano che sia facile per una squadra di formula 1 fare modifiche tecniche ma in realtà non è così. Se un progetto nasce male, ci si può cercare di limitare i danni ma non si può sistemare del tutto. È molto importante capire che l’aerodinamica di una  formula 1 è talmente complessa che ogni singola modifica va ad impattare su decine di altre zone della macchina.  Di conseguenza quando ci si fa una modifica, bisogna sempre pensare alle modifiche successive per ottenere un effetto positivo sull’insieme della macchina.
Negli ultimi giorni sono stati scritti diversi articoli a proposito di “ingegneri Ferrari molto preoccupati” dopo i primi test della macchina 2020 (progetto 671) in galleria del vento. Secondo me dobbiamo dare fiducia al pool di ingegneri e tecnici di Maranello e ancora di più a Mattia Binotto. Tutto sommato, dobbiamo riconoscere che nella seconda parte del campionato 2019, la Ferrari ha dimostrato di avere delle capacità di reazione e di analisi dei problemi che tante altre squadre possono solo invidiare.  Dovremo aspettare i primi test di Barcellona ma sopratutto la prima gara in Australia per capire che anno sarà per la Ferrari.
Diverse indiscrezioni parlano comunque di modifiche sostanziose rispetto alla SF90 :
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-pacco radiante dell’ERS disposto sopra la power unit, al livello dell’airscope. Questo chiaramente in stile Redbull Honda, in modo da avere fiancate più strette e quindi meno resistenza all’avanzamento,
-muso più stretto di ispirazione Mercedes, con profilo inferiore (“cape” già visto a fine stagione, stesso scopo dell”ala di manta” usata dalla casa di Stoccarda) che aiutino ad accelerare i flussi d’aria sotto la macchina,  creando di conseguenza un maggiore effetto suolo (e quindi più carico aerodinamico),
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La nuova  Haas VF20 potrebbe anticipare, in parte qualche novità sulla nuova sospensione Ferrari. 

 

-sospensioni (sia anteriori che posteriori) completamente rinnovate. Per quanto riguarda la sospensione anteriore, dovremmo ritrovare l’uso di un terzo elemento idraulico. Ricordiamo che a partire dal 2021, sarà vietato usare questo tipo di dispositivo…Un mio forte dubbio è : stanno abbandonando un terzo elemento di tipo meccanico perché sono sicuri che l’idraulico porterà vantaggi in termini di reattività/versatilità e di conseguenza più grip per le gomme anteriori o perché non riescono a trovare l’equilibrio giusto col terzo elemento meccanico ? Sebastian Vettel ha faticato tutto il 2019 e non ha mai avuto feeling con l’anteriore della macchina. Sicuramente l’uso del terzo elemento idraulico aiuterà i suoi ingegneri a trovare regolazioni che permettano al pilota Tedesco di trovarsi al suo agio sui tratti guidati.
-Passo più corto in modo da rendere la macchina più agile e reattiva, qualità che è mancata alla Ferrari nel 2019.
-Fondo che sarà probabilmente diverso rispetto al 2019. Durante le ultime prove del 2019, abbiamo spesso visto il fondo della Ferrari coperto di sensori, chiaro segno che gli ingegneri volevano capire i flussi in queste zone per eventuali aggiornamenti e/o aggiunta di nuovi profili che aiutino a gestire i flussi d’aria sulla parte posteriore della monoposto.
Sicuramente non vedremo più la Ferrari avere i primati di velocità in rettilineo nel 2020 ma se la Rossa sarà capace di fare la differenza nei tratti guidati allora non sarà primordiale essere la più veloce sul dritto. Non dimentichiamoci però che la Mercedes dovrebbe avere nel 2020 una power unit più efficace (si parla di un un’incremento di 30cv) e che alcune gare del 2019 vinte dalla Ferrari lo sono state grazie alla velocità pura……Monza ne è l’esempio migliore. Di carico aerodinamico il progetto 671 dovrà averne molto di più della “sorella” SF90 però attenzione a non farla diventare un mostro divoratore di curve ma una preda facile sul rettilineo…
Se devo dare la mia opinione personale: si, sono convinto che la Ferrari 2020 avrà le qualità necessarie per lottare per il campionato. Nel 2019 Mattia Binotto ha preso in mano la squadra ma i lineamenti erano già ben’definiti quando ha preso il commando. Al contrario per il 2020 è lui il maestro dell’orchestra rossa e credo fermamente che sentiremo spesso l’inno di Mameli.
Gregory Girard.

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